Se pensate che qualcosa vi abbia morso, è molto importante riuscire a distinguere di cosa si tratta: come possiamo fare
Con l’arrivo dell’estate ormai siamo tutti un po’ rassegnati perché già sappiamo che davanti a noi si paleserà una stagione fatta di caldo e soprattutto di zanzare che proprio non vogliono lasciarci in pace. Insomma, in questo periodo dell’anno i morsi di zanzara sono praticamente all’ordine del giorno e, sebbene ormai ne siamo in un certo senso rassegnati, di certo non riusciamo a esserne contenti. Tuttavia, molto spesso, forse perché fin troppo abituati ad aspettarceli, potremmo commettere un errore di valutazione.
O, per meglio dire, potremmo interpretare un morso come di zanzare, quando in realtà si tratta di qualcos altro: come ad esempio il morso di un insetto come un ragno. La differenza, in questo caso, è fondamentale da individuare per poter agire al meglio. Proprio per questo motivo, oggi vogliamo scoprire insieme a voi come poter fare per distinguere questi tipi di morso e non lasciarvi ingannare dalle apparenze. Per saperne di più, continuate a leggere insieme a noi.
Ragni e pericolosità, cosa sapere
Cominciamo subito con il cercare di scoprire di più sul morso di un ragno così da sapere cosa potremmo trovarci davanti. Come prima cosa, è bene sapere che il suo aspetto potrebbe apparire molto simile a quell invece delle api: e, anche lui dunque, provoca un lieve dolore e soprattutto una sensazione di dolore. Questo, generalmente, avviene nel caso in cui il morso sia arrivato da un cosiddetto ragno innocuo.
Tuttavia, e come ben sappiamo, le specie di ragni sono centinaia e ne esistono anche di velenose, per la precisione ce ne sono circa duecento e tre di queste è possibile trovarle proprio in Italia. Stiamo parlando proprio della malmignatta, del ragno violino e per finire della tarantola: queste, infatti, sono presenti in particolar modo nelle zone centrali del nostro paese e anche nel sud Italia. Ma in che modo possiamo distinguere questi morsi?
Morso, come distinguere di cosa si tratta
Arriviamo adesso a quello che senza dubbio più interessa tutti noi, ovvero come possiamo fare per riconoscere un morso di insetto che sia preoccupante rispetto a quelli invece più classici e canonici, in un certo senso, delle zanzare. Cominciamo subito col dire che, solitamente, i morsi di un ragno cominciano a palesarsi dopo due o al massimo sei ore dalla puntura.
I sintomi più frequenti riguardano la formazione e diffusione di prurito, gonfiore, dolore in prossimità della zona interessata e anche arrossamento della pelle. Qualora la situazione sia più grave, potremmo riscontrare anche sintomi come la nausea, la febbre, il mal di testa, le vertigini e possibili allergie cutanee.