Qual è il miglior cocomero esposto e come si fa a capirlo? Ecco alcune indicazioni utili per non sbagliare sulla qualità.
Quando arriva l’estate una delle immagini iconiche non solo ovunque, ma anche nella nostra mente, è quella dell’anguria o del cocomero, che dir si voglia. È il frutto dell’estate, succoso, saporito, pieno di vitamine e di acqua. Riesce a rinfrescare e depurare l’organismo e non se ne può proprio fare a meno.
Essendo, però, un frutto chiuso, non si può capire se all’interno sia maturo e integro. Alcuni usano la tecnica del “bussare”. Si dicono: “provo a battere sul frutto, se sento che è bello pieno allora vuol dire che è integro”. Io, però, ho scoperto come individuare il miglior cocomero esposto al banco frutta e da quel momento non sbaglio più.
Vedremo qui di seguito come ci siano delle convinzioni errate in ognuno di noi e poi come fare davvero per individuare un buon frutto estivo che vale la pena acquistare e gustare da soli e in compagnia in una bella giornata calda d’estate.
Innanzitutto, ogni esperto ci dice che “bussare” sull’anguria non serve praticamente a nulla perché non è detto che un cocomero pieno e pesante sia maturo al punto giusto. Quindi, nemmeno le dimensioni e il peso contano in questo caso. Spesso si tratta solo di un fattore estetico e niente di più.
Per scegliere il miglior cocomero esposto basta guardarlo attentamente e sapere su quali dettagli soffermarsi. In particolare, bisogna diffidare di striature troppo grandi e di una superficie ruvida e irregolare. Questi sono chiari segnali che il frutto è ancora acerbo. Diffidate anche da frutti che presentano nella buccia delle macchie.
Naturalmente, potete comprare lo stesso e poi aspettare che arrivi ad una maturazione ideale. Questi sono consigli su come individuare un frutto già maturo e pronto per la degustazione in breve tempo.
Queste regole valgono ovunque, dal fruttivendolo o al supermercato. Saper distinguere un frutto maturo da uno ancora acerbo è importante per non rischiare di fare una spesa inutile e di avere tra le mani un’anguria che non si può mangiare subito. Dipende da quello che dovete fare, ma sapere come comportarvi è essenziale. Da adesso in poi non ci saranno più problemi, come è successo a me.