Quando è meglio allenarsi nella giornata? Ecco cosa affermano alcuni studi sull’effetto dell’allenamento serale.
Allenarsi è una parte importante della nostra vita, serve a stabilire un equilibrio fisico e psicologico essenziale. Allenarsi significa tante cose e possiamo decidere di farlo in vari modi e, soprattutto, in vari orari. Quando allenarsi è un tema molto dibattuto, non solo per una questione di benessere, ma anche di tempo. Il nostro quotidiano è sempre ricco di impegni e appuntamenti che ci obbligano ad inserire l’allenamento nel nostro “tempo libero”. Ma se avessimo la possibilità di scegliere? Quale sarebbe l’orario ottimale per allenarsi?
Allenamento e orari: ecco quando allenarsi
Come abbiamo spiegato, scegliere quando allenarsi è sempre soggetto a tutto quello che ruota attorno al nostro quotidiano. L’orario si adatta a tutto quello che ci viene richiesto dalla società, fra lavoro, famiglia, amici, casa e così via discorrendo. Quindi ecco identificarsi una scala di priorità dove l’allenamento subisce molti smottamenti di livello in base alle volontà individuali. Tanti donano molto spazio allo sport e tanti meno, dipende da molti fattori e quindi abbiamo sempre inserito l’allenamento nel riquadro temporale a lui designato. Ma se dovessimo scegliere, quale sarebbe l’orario più giusto? Ecco che arrivano in nostro soccorso alcuni studi che ci offrono una nuova idea di allenamento serale.
In questi ultimi anni si è tornato a parlare di allenamento serale, soprattutto perché molti studi lo hanno riportato all’attenzione. Questo è successo, infatti, perché, a livello sportivo, siamo tutti cresciuti con l’idea che allenarsi la sera fosse sbagliato e influisse sul ciclo sonno veglia. Un’affermazione che ha un fondo di verità, ma che deve essere maggiormente sviscerata. Una primissima indagine eseguita nel 2020, che raccomandava uno studio più approfondito, aveva portato alla luce come alcuni volontari che avevano svolto mezz’ora di esercizio di resistenza terminato a 90 minuti prima di andare a dormire, non avevano subìto problemi nel corso della notte.
Allenarsi la sera: ecco cosa dicono alcuni studi
Uno studio che si poggiava su un altro, sempre dello stesso anno, che riportava un dato molto simile, inserendo il lasso di tempo fra la fine dell’allenamento e l’addormentamento tra le 2 e le 4 ore. Un lasso di tempo diverso che, però, ha aperto la strada proprio alla ricerca e alla comprensione dei benefici, se ce ne fossero, dell’allenamento serale.
Eccoci quindi approdare ad uno studio di maggior peso. L’università di Granada spiega perché fare esercizio fisico la sera porterebbe davvero dei benefici. Il dato è stato recuperando costruendo lo studio attorno a soggetti a rischio di sviluppare un diabete di Tipo 2. L’indagine ha pubblicato i risultati sulla rivista specializzata Obesity, concludendo un programma di esercizio, la chiave migliorare la capacità del corpo nel regolare i livelli di glucosio. Vediamo nel dettaglio lo studio.
Allenamento serale: benefici secondo lo studio di Granada
Il test si è costruito attorno a 186 adulti in sovrappeso od obesi, con almeno un disturbo metabolico. per i 14 giorni consecutivi successivi hanno indossato un accelerometro al polso, per monitorare l’attività fisica, insieme ad un dispositivo atto a controllare la glicemia, tutto questo 24 ore su 24. Hanno, quindi, monitorato l’attività fisica, dividendo in tre parti la giornata, in base all’orario. Quindi allenamento mattutino tra le 6 e le 12, pomeridiano tra le 12 e le 18 e l’allenamento serale, fra le 18 e le 24.
In base ai dati raccolti è stato stilato un quadro dettagliato, affermando che scegliere quando allenarsi influiva sul controllo della glicemia, I dati, infatti, hanno confermato che l’esercizio serale è il più indicato, perché ha prodotto il massimo risultato in termini di regolazione per i livelli di glucosio. Un risultato che è stato calcolato pari all’1,26 mg/dL inferiore rispetto ai loro giorni inattivi e, durante la notte, un calo di 2,16 mg/dL. Un dato visibile sia sugli uomini che sulle donne, constatando come l’allenamento mattutino non ha prodotto miglioramenti statistici rilevabili.
Lorenzo Angelini
