L’autismo è una patologia che spesso può nascondersi dietro manifestazioni di cui neanche noi stessi ci rendiamo conto: quali alcuni segnali?
Nel campo delle patologie socio-comunicative e che intaccano la nostra sfera sociale e comunicative, quella dell’autismo è senza dubbio una delle più diffuse, conosciute e trattate.
Ma, allo stesso tempo, anche delle spesso più difficili a individuare a causa delle sue complesse sfumature: ma quali sono alcuni segnali?
Le difficoltà di diagnosi dell’autismo
Quando parliamo dell’ autismo, dunque, facciamo riferimento a una patologia socio-comunicativa che spesso riscontra qualche difficoltà a essere individuata e diagnostica, soprattutto in quei casi più ricchi di sfumature e dunque meno eclatanti.
Insomma, non c’è dubbio che molto spesso può capire che una diagnosi di autismo possa sfuggire e dunque non verificarsi quando dovrebbe. Questa, infatti, dovrebbe avvenire durante l’età della prima infanzia, ma ci sono dei casi in cui invece i sintomi sembrano quasi passare in sordina e proprio per questo la diagnosi non arriva che in età adulta.
Proprio per questo motivo, oggi vi vogliamo parlare di un test, ovvero il RAADS-R: attenzione però, questo test non sostituisce in alcun modo una visita con uno specialista o una diagnosi competente, ma potrebbe aiutarvi a capire verso che direzione dovete muovermi. Se dunque anche voi volete scoprire quali sono alcuni sintomi che potrebbero farvi saltare la pulce all’orecchio, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi: di cosa stiamo parlando.
Segnali dell’ autismo, eccone alcuni
Un primo segnale consiste nella difficoltà a concentrarsi senza fare uso del cosiddetto stimming, ovvero l’uso di movimenti ripetitivi del corpo per adattarsi a situazioni e contesti. Allo stesso modo, si hanno difficoltà a gestire delle situazioni controverse o che in ogni caso potrebbero arrecare imbarazzo o disagio in cui i piani cambiano in modo improvviso, e una maggiore difficoltà nel gestire le relazioni sociali con tutte le sfumature e complicazioni che questo spesso può richiedere.
Sempre tra i sintomi dell’ autismo possiamo citare una maggiore amplificazione nel vivere determinate sensazione o, soprattutto, gli stimoli sensoriali: come ad esempio la luce e i suoni, o ancora il fastidio che si può arrecare dall’ indossare vestiti più scomodi del solito per taglia, forma o tessuto. O, ancora, si può riscontrare una tendenza all’iperfissazione nei confronti di momenti, oggetti ed episodi. Infine, tra gli ultimi sintomi che potremmo definire come rappresentativi dell’ autismo possiamo citare un bisogno spasmodico di pianificare e organizzare alla perfezione e nel minimo dettaglio, la ripetizione continua di frasi che provengono ad esempio da film o serie tv e la difficoltà nel comprendere frasi che non siano letterali.