Panzerotti ripieni e gustosi, in una ricetta facile e veloce da assaporare come antipasto in compagnia degli amici: vediamo come si fanno
L’estate favorisce lo stare insieme in allegria e pranzi e cene con gli amici diventano un’ottima occasione per preparare prelibatezze che non ti aspetti e che fanno parte della tradizione culinaria italiana. Manicaretti di ogni tipo allietano le tavole estive ma la caratteristica più richiesta è la genuinità e la facilità di esecuzione.
La stagione estiva ci porta a ricercare piatti semplici e meno elaborati di quelli che vengono proposti in inverno e così via a fantasiose insalatone, piatti freddi, stuzzichini di varia natura da mangiare liberamente con le mani senza troppe cerimonie. Lo street food ci offre molti esempi di ciò che possiamo realizzare per una cena in estate e l’Italia è un paese ricco di ricette davvero strepitose che possono fare al caso nostro. Come i panzerotti fritti, caldi e fragranti, da mangiare rigorosamente con le mani.
Lo street food
Lo street food ha origini davvero lontanissime nel tempo e già i Greci ci raccontano dell’usanza egizia di friggere il pesce all’aperto nel porto di Alessandria dove veniva venduto per strada. La verità è che un tempo poche case avevano la cucina e quindi molti si arrangiavano come potevano andando a mangiare nei baracchini del tempo i “thermopolia”, cucinotti affacciati su strada, come testimoniano i resti a Pompei.
Il cibo da strada ha sempre accompagnato dunque l’evoluzione di una civiltà nel corso dei secoli e l’ingegno degli uomini ha dato modo di creare delle vere leccornie che sono rimaste nelle tradizioni culinarie dei popoli. Un cibo popolano, che non lascia grandi tracce, ma che arriva sino a noi e si conquista un posto di tutto rispetto nella cultura gastronomica dei vari paesi nel mondo. Un esempio straordinario sono i cosiddetti panzerotti, pasta fritta ripiena che fa impazzire tutti e che mia nonna paterna ha rivisitato a modo suo in una ricetta da leccarsi i baffi.
I panzerotti di mia nonna
Il panzerotto nasce dalla tradizione culinaria più povera del sud dell’Italia, in particolare in Puglia, dove si utilizzavano le rimanenze della pasta del pane per creare delle piccole mezzelune ripiene di formaggio e pomodori che poi venivano fritte, diventando uno dei più amati street food al mondo. Mia nonna ne ha fatto una versione originale reinventando l’impasto a modo suo. Ingredienti: 300 g di zucchine, 250 g di farina Manitoba, 1 bustina di lievito istantaneo per preparazioni salate, 150 g di prosciutto cotto, 150 g di provola affumicata, olio di semi, sale q.b.
Preparare le zucchine spuntandole, lavandole e poi grattugiarle direttamente in uno scolapasta, cospargerle di sale e lasciare riposare per 20 minuti. In questo modo perderanno l’acqua di vegetazione e saranno pronte per essere unite, dopo averle strizzate per bene, alla farina e al lievito. Impastare il tutto sino ad ottenere un panetto liscio e compatto.
Stendere la pasta ottenuto con il mattarello e con un coppapasta creare tanti dischi che poi vanno farciti con il prosciutto e la provola grattugiata. Chiudere sigillando bene ogni disco dandogli la forma di mezzaluna e poi friggere in abbondante olio di semi bollente. A doratura ottenuta scolare e sistemarli ad asciugare su carta da cucina per eliminare l’olio in eccesso. Servire caldi e filanti, ne andranno tutti pazzi, da leccarsi i baffi.