Cosa succede se sono intollerante al lievito: questi tutti i sintomi che non devi sottovalutare

Intollerante al lievito? A quali sintomi fare attenzione e come depurare il corpo: la guida su come agire quando si hanno dei dubbi

Intolleranza lievito cosa succede corpo
Cosa sapere sull’intolleranza al lievito (Inran.it)

Essere intolleranti al lievito oggi è una condizione molto diffusa. I cibi che contengono il lievito di birra a cui si aggiungono anche le bevande realizzate con questa sostanza sono innumerevoli e così, a volte, il corpo si ribella scatenando spiacevoli sintomi.

Questo accade perché con una sensibilità alimentare come quella che si ha verso il lievito, il corpo riconosce una proteina alimentare come una minaccia e così produce degli anticorpi che creano disagio e infiammazione. Quali sono in questo caso i sintomi? A cosa fare attenzione e come comportarsi? Vediamo maggiori dettagli.

Intollerante al lievito: i sintomi campanello di allarme

Sintomi intolleranza al lievito
I sintomi da non sottovalutare dell’intolleranza al lievito (Inran.it)

Un’intolleranza ad un alimento non manifesta sempre i sintomi in modo immediato. In generale possono palesarsi tra le 2 e le 72 ore successive dopo aver ingerito uno specifico cibo e per questo, soprattutto all’inizio, i sintomi vengono ignorati perché leggeri o magari non associati immediatamente ad un problema alimentare. Come riconoscere allora la problematica?

In generale l’intolleranza al lievito si manifesta con eruzioni cutanee, prurito sulla pelle e l’orticaria, ma non solo. Anche diarrea, meteorismo, flatulenza, crampi alla pancia, sensazione di gonfiore, impressione di non avere forza sono manifestazioni comuni legati a questa problematica come anche piccoli problemi legati all’apparato respiratorio come riniti, asma e infiammazioni. Infine, anche la cefalea può essere annoverata tra i sintomi per via dell’alternarsi di vasodilatazioni e vasocostrizioni.

Dopo specifici controlli, in accordo con il proprio medico, di solito si effettua una dieta che elimina i lieviti per un po’ di tempo per permettere al corpo di depurarsi, bilanciando le scelte alimentari e facendo in modo di introdurre diversamente la vitamina B12 che comunemente si trova negli alimenti a base di lievito. Successivamente si può reintrodurre, in maniera graduale, il lievito nella dieta per comprendere come il corpo reagisce. A volte, con piccole dosi, l’organismo non reagisce più all’ingrediente che recepiva dannoso.

I cibi da evitare

Per chi è intollerante al lievito e deve “ripulire” l’organismo da questa sostanza è necessario eseguire una dieta che esclusa completamente questo ingrediente. È bene, dunque, evitare tutti i prodotti da forno, salumi e carni lavorate, formaggio stagionato, sughi e succhi di frutta industriali, bevande alcoliche e estratti di lievito. È bene, inoltre, ridurre l’assunzione di bevande zuccherati che facilitano la crescita di lieviti naturali all’interno del corpo. Tra gli alimenti alternativi da scegliere segnaliamo quinoa, riso integrale, miglio e grano saraceno.

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