Come capire quando si ha il colesterolo alto? L’unico modo sono le analisi, ma esistono alcuni segnali che possiamo conoscere.
Tutto quello che vive il corpo viene espresso attraverso vari canali. Sicuramente la costatazione del problema ha delle vie molto specifiche e dei test precisi, ma possiamo accorgerci di alcuni cambiamenti sin da subito. Anche parlando di ipercolesterolemia possiamo trovare alcuni segnali, soprattutto fisici ed esteriori, che possiamo constatare. Alcuni esperti hanno rilasciato delle dichiarazioni permettendoci di conoscere gli strumenti utili per la comprensione di questi segnali. Andiamo per gradi e scopriamo insieme di cosa si tratta.
Partiamo prima di tutto da un concetto fondamentale che non si deve perdere mai in nessun articolo, compreso questo: sono i medici a rilasciare diagnosi. Per poter fare una diagnosi che constati una ipercolesterolemia c’è bisogno di analisi del sangue, test e medici che constatino e definiscano il problema. Non possiamo arrivare noi da un segno sul viso o un formicolare su una mano, diagnosticarci un problema di colesterolo. Non funziona così. Quindi, sempre molta attenzione quando leggete qualunque articolo, compreso questo, nel comprendere il senso del limite sul concetto.
Come abbiamo appena affermato, per comprendere se stiamo soffrendo di colesterolo alto dobbiamo andare da un medico e farci prescrivere delle analisi. Prima di questo passaggio, però, in alcuni casi è possibile riscontrare questo problema in alcuni sintomi che si iniziano a formarsi. Il più conosciuto di tutti è il formicolio e intorpidimento possibile agli arti inferiori; una situazione nella quale lo spostamento del sangue è in parte ostruito e, quindi, ha poca ossigenazione. Questo succede anche con gli arti superiori, quindi con le mani. Il principio è la difficoltà del sangue nel raggiungimento dei punti più lontani dal cuore.
Una costatazione visibile sugli arti che possiamo trovare ancora nelle mani con la formazione di depositi di grasso attorno ai tendini. Questi possono causare dolori e gonfiori. Ma gli arti non sono l’unica parte del corpo che può presentare alcuni sintomi; una fra queste è il viso. Infatti questi accumuli di grasso possiamo trovarli anche come Xantelasma: si tratta di accumuli di grasso nella cute che si presentano in prossimità delle palpebre o sulla pelle circostante. “Gli xantelasmi non sono necessariamente associati a livelli alterati di lipidi nel sangue, non mancano i casi in cui sono legati alla dislipidemia (alti livelli di LDL, il cosiddetto colesterolo cattivo, e basse di HDL, note anche come ‘colesterolo buono’, ndr)”
Infine, un ultimo aspetto che possiamo visivamente accorgercene prima dell’ausilio di un medico è l’arcus senilis presente negli occhi. Appare, cioè, un arco attorno a bordo della cornea, costituitosi da un accumulo di sostanze grasse. “Questi archi possono connettersi e formare un anello completo attorno alla cornea, senza interferire in alcun modo con la vista” completano gli esperti, spiegando, inoltre, che è più comune vedere questo tipo di sintomi oltre i 45 anni.