Ormai tutti quando facciamo il bucato utilizziamo l’ammorbidente, ma non tutti sappiamo un retroscena che ci potrebbe far allarmare
Quando si tratta di bucato, è sempre difficile capire se i capi usciranno come desideriamo. Avere un bucato impeccabile, è davvero un terno a lotto, perché spesso si presentano vari problemi. Succede, infatti, di igienizzare i capi, ma che questi non siano profumati. Oppure, succede spesso che diventano scolorati o che addirittura si macchiano perché sbagliamo a dividerli per colore. Inoltre può succedere anche che si rovinino perché sbagliamo il grado di temperatura, e ci sono tessuti che non tollerano le gradazioni alte. Insomma, un vero incubo!
Per fortuna molti utenti sui social sperimentano nuovi escamotage e ci sono quindi dei trucchi per avere il bucato sempre impeccabile. Uno dei detersivi sempre presente quando laviamo i panni è sicuramente l’ammorbidente. Questo ha il ruolo di “ammorbidire” i capi, dopo il duro lavaggio, ma anche donare una profumo in più. Non tutti sanno però che dietro l’utilizzo di questo ammorbidente si nasconde un retroscena. Non sempre può essere utilizzato, e spesso cadiamo in errore. Scopriamo tutto nel dettaglio.
Usare l’ammorbidente è un errore? Finalmente la verità
Molti di noi usano l’ammorbidente ogni volta che fanno il bucato, apprezzando il profumo fresco e la morbidezza che dona ai tessuti. Tuttavia, è importante sapere che l’ammorbidente non è sempre adatto a tutti i tipi di tessuto e può, in alcuni casi, danneggiare i capi.
Sebbene l’ammorbidente renda il bucato morbido e profumato, non è adatto a tutti i materiali. Alcuni tessuti, come la lana e la piuma d’oca, possono essere danneggiati da questo prodotto a causa delle sostanze chimiche presenti nelle profumazioni. Ad esempio, l’uso di ammorbidente su giacche, piumini e coperte di lana può appiattire le fibre, compromettendo la loro forma e funzione.
Inoltre, il suo utilizzo può prolungare il tempo di asciugatura dei capi e, anziché lasciare un buon profumo, può provocare un odore di umidità sgradevole. Per evitare questi problemi, è meglio non utilizzare l’ammorbidente su zaini, tessuti di tela, capi sportivi, microfibra, tessuti sintetici come lycra, nylon e poliestere, e costumi da bagno.
Quando usare l’ammorbidente
L’ammorbidente può essere utilizzato con sicurezza su capi di cotone e lino, sia colorati che bianchi. Tuttavia, è importante non eccedere con le quantità. Un’altra eccezione riguarda gli asciugamani. Anche se potrebbe sembrare una buona idea usare l’ammorbidente per renderli più morbidi, questo può ridurre la loro capacità di assorbire l’acqua. Quindi, per mantenere gli asciugamani efficaci, sarebbe meglio ridurne le dosi o addirittura evtitarlo.
Quando si usa l’ammorbidente, sarebbe meglio aggiungerlo alla lavatrice durante l’ultimo risciacquo, in modo che possa agire sui tessuti senza essere risciacquato via. L’ideale è scegliere ammorbidenti con formulazioni naturali, che sono meno dannosi per l’ambiente e più delicati sui capi. C’è inoltre un escamotage che permette di avere un bucato perfetto anche senza utilizzare l’ammorbidente: ecco qual è.