Intelligenza+emotiva%3A+quali+sono+i+segnali+per+capire+chi+ne+possiede+oltre+la+norma
inranit
/2024/06/22/intelligenza-emotiva-quali-sono-i-segnali-per-capire-chi-ne-possiede-oltre-la-norma/amp/
Salute e Benessere

Intelligenza emotiva: quali sono i segnali per capire chi ne possiede oltre la norma

Pubblicato da
Lorenzo Angelini

Intelligenza emotiva e rapporto con gli altri: ecco come capire se la si possiede e, soprattutto, come poterla allenare.

Come accrescere la propria intelligenza emotiva (Inran.it)

Abbiamo sentito parlare, molto spesso, di intelligenza emotiva, forse senza riuscire a coglierne il significato più specifico. Che cosa si intende? Una intelligenza legata alle emozioni? Un nodo che, sciolto, ci permette di comprendere al meglio di cosa si tratta e, soprattutto, come poterla accrescere. Partiamo, prima di tutto, nella definizione letterale che ci aiuta ad arrivare al nostro nodo: intelligenza emotiva. Si parla di una capacità, legata ad un’attenzione che ci permette di comprendere, nel profondo, aspetti essenziali dell’emotività.

Intelligenza emotiva: cos’è e come poterla accrescere

Saper ascoltare se stessi e gli altri: ecco l’intelligenza emotiva (Inran.it)

Quindi parliamo di una capacità, quella di riuscire a riconoscere le emozioni. Sostanzialmente è in questo punto cardine che si trova la definizione di questa intelligenza. Ma, ovviamente, non si concentra soltanto in questo, ma evolve e costruisce, attorno a sé, una serie di competenze che si calano nella quotidianità. Questo tipo di capacità, si pensa, normalmente, essere innata. Qui entriamo all’interno di un vorticoso dibattito filosofico che accende gli innatisti, figli dei pensieri di Platone. Ma non è in questo che oggi concentriamo le nostre energie, se questa competenza risulta essere innata o meno non è il punto, ma, e questo possiamo dirlo, possiamo sicuramente accrescerla.

Una capacità che è possibile sicuramente apprendere e sviluppare che è in grado di migliorare, in maniera drastica, la nostra vita. Questo è importante proprio perché questa intelligenza si calca molto nella quotidianità e ci permette di vedere il mondo con altre attenzioni. Ciò accade, prima di tutto, perché una forte intelligenza emotiva ci permette due sostanziali approcci: verso di noi e verso gli altri. Nel primo caso siamo in grado di ascoltarci e capire cosa ci sta accadendo, apprezzarlo o combatterlo. Nel secondo caso migliora l’empatia e la capacità di ascolto e di sostegno.

Capacità di ascolto e intelligenza emotiva: ecco come migliorarsi

Questo tipo di intelligenza, quindi, è essenziale nella nostra vita e nella nostra società. Quindi, vediamo come accrescerla e svilupparla e, in aggiunta, se vi sentirete facilitati nella costruzione di alcuni concetti, avrete modo di constatare questa intelligenza emotiva anche in voi. In primo luogo concentriamoci su noi stessi e iniziamo ad analizzarci. Come mi sento in questo momento? Quali sono stati gli eventi che mi hanno portato a sentirmi così? Cosa posso fare per sentirmi meglio? Queste sono le basi da cui partire, la capacità di saper dialogare con se stessi e cercare di comprendere e studiare le proprie emozioni.

Per poterlo fare bisogna concentrarci e centrarsi, fare attenzione ai vostri sentimenti e ascoltarne la costruzione. Come vi sentite e perché vi sentite così. Questi i due punti chiave che ci permettono di capire cosa state vivendo e, nel caso di emozioni negative, saperle accettare e combattere, nel caso di positive, rendersene conto e godersele. Questo è un enorme metodologia che concentra il lavoro attorno ad un concetto madre in molte terapie psicologiche: qui e ora.

Intelligenza emotiva: ecco il suo valore

Intelligenza emotiva: ecco come ascoltarsi (Inran.it)

Da qui possiamo partire a sperimentare questo tipo di ascolto fuori da noi. Questo perché, data la comprensione base del vostro sentire, potrete riuscire a capire meglio cosa succede negli altri. Parlando di esempi ancora più pratici, per chi ha bisogno di calarsi di più nel dibattito, capire come riparare una sedia vi permette di consigliare e capire chi ora sta riparando una sedia. Ecco quindi l’altro grande valore di questa intelligenza: dopo aver imparato ad ascoltare noi stessi, impariamo ad ascoltare il prossimo. Per capire i benefici dei rapporti e su cosa possiamo lavorare, il dottor Hlivnenko ci lasci alcuni spunti di riflessione.

Le persone emotivamente intelligenti possono gestire le proprie emozioni in situazioni difficili” così riuscendo a comprendere, in maniera più lucida l’altro. Quindi ci si chiede come si sente l’altro e cosa provo io. In questo meccanismo si costruisce, quindi, una struttura empatica che si slega definitivamente dall’esperienza pregressa. Imparare ad essere empatici senza dover condividere lo stesso tipo di esperienza.

Empatia: come si slega dall’esperienza pregressa

Le persone intelligenti emotivamente “apprezzano il diritto della persone di riconoscere lee proprie emozioni e danno loro lo spazio per farlo” continua il dottoreincoraggiano a partecipare e condividere le loro opinioni e […] mostrano sostegno ed elogio e rendono chiaro ad una persona che i suoi risultati e i suoi successi sono significativi e degni di celebrazione.” Questo continuo dialogo e ascolto costituisce un rapporto improntato verso l’altro, anche le capire, comprendere e accettare magari anche opinioni divergenti.

Diciamo che abbiamo molti approcci sui cui poter migliorare e crescere, ma possiamo riassumere tutto in un lavoro specifico: l’ascolto. Saper ascoltare se stessi e gli altri, comprendere, apprendere e dare dignità a noi stessi e agli altri è il punto cardine di una crescita emotiva sana e costruttiva. La capacità di sapere ascoltare e capire i propri e i sentimenti degli altri, senza esperienza pregressa o opinioni simili. Quindi è il momento di accrescere la propria intelligenza emotiva imparando ad ascoltarsi e ascoltare.

Lorenzo Angelini

Lorenzo Angelini