Genitori ipnotizzati da smartphone e tablet: quando il problema sono gli adulti

A essere dipendenti dagli smartphone non sono solo i ragazzi ma anche i genitori, ciò comporta un problema di distrazione e di educazione.

Mamma al cellulare infastidita dal figlio
Genitori ipnotizzati da smartphone e tablet: quando il problema sono gli adulti (Inran.it)

Oramai tutti noi siamo schiavi della tecnologia e dipendenti dagli schermi del telefonino. Come ogni dipendenza, c’è sempre un risvolto negativo. Si vive più nel mondo virtuale che in quello reale, e ciò fa perdere interesse per le cose vere. Il mondo virtuale incide fortemente sulla nostra quotidianità e sulla nostra percezione della società.

Talvolta, si rischia persino di perdere la propria identità, accettando quella fittizia virtuale. Il web, i social e tutto ciò che ruota attorno agli smartphone possono comportare molteplici problemi psicologici, disturbi, ossessioni, come quella del doomscrolling, ossia la ricerca costante di notizie negative. Insomma, viviamo in un’epoca particolare, e occorre riprendersi la propria vita e vivere nella realtà.

I problemi di dipendenza da smartphone nelle persone adulte: i genitori sono distratti e non educano i figli

Genitori distratti dai telefonini
Genitori distratti dai telefonini (Inran.it)

Gli scienziati utilizzano il termine “tecnoferenza” per esprimere un concetto semplicissimo: l’interferenza degli schermi nella nostre vite, il virtuale che divora il reale. Queste interferenze provocano distrazioni che influenzano negativamente i rapporti sociali, in particolar modo i rapporti in famiglia, specie tra genitori e figli.

Già il rapporto tra genitori e figli è sempre stato particolare, si tratta di due mondi separati, molto distanti. Soprattutto i rapporti con i figli adolescenti sono da sempre molto delicati, spesso tormentati. Ma quando sono i genitori i primi a creare problemi, a essere distaccati e distratti? Secondo un nuovo studio, questa situazione accade molto spesso. Una delle cause sono proprio gli smartphone.

Una ricerca, pubblicata sulla testata scientifica Frontiers in Child and Adolescent Psychiatry, affronta la questione della disattenzione da parte dei genitori, impegnati a controllare cellulari e PC, trascurando il rapporto con i figli. I momenti di disattenzione rischiano di mettere a repentaglio l’equilibrio della famiglia e l’interazione con i propri bambini.

Disattenzione dei genitori: trascurano i figli per stare davanti a uno schermo

Si toglie tempo al gioco, si toglie tempo all’educazione e al confronto. I figli si sentono soli, allontanati, e possono restare segnati da questo atteggiamento da parte dei genitori. I genitori di oggi sono meno ricettivi rispetto a quelli del passato, comunicano meno con i figli. Questa interferenza agisce negativamente sull’apprendimento del bambino.

La comunicazione, dunque, si fa più frammentata. I ricercatori, inoltre, affermano che i bambini si stanno abituando a vedere gli adulti sempre con i telefonini in mano, perciò crescono con l’idea che lo smartphone sia un elemento indispensabile per vivere, e a loro volta ne diventano dipendenti sin da piccola età. Il virtuale sta rendendo difficoltoso lo sviluppo dei piccoli.

Gli smartphone rappresentano una comodità, come tutte le tecnologie avanzate, il problema è che bisogna utilizzare la tecnologia con criterio. Bisogna essere consapevoli dei pericoli e dei rischi che si corrono, e gli adulti dovrebbero essere un esempio per i più piccoli, cosa che invece non sanno gestire. Bambini, adolescenti e adulti, ormai abbiamo tutti la stessa dipendenza. Come disintossicarsi dalla tecnologia: il detox digitale.

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