Abbiamo scoperto un collegamento tra il modo in cui ti lavi i denti e le capacità della tua memoria: vedere per credere

Uno studio statunitense ha scoperto un’importante connessione tra lavarsi i denti e degrado cognitivo: in questo modo si previene la demenza.

Lavaggio dei denti
Abbiamo scoperto un collegamento tra il modo in cui ti lavi i denti e le capacità della tua memoria: vedere per credere (Inran.it)

Lavare i denti è una delle attività che svolgiamo quotidianamente, almeno due volte al giorno, al mattino e la sera, prima di andare a letto. Chi lavora a casa, riesce anche a lavarsi i denti dopo pranzo. Si tratta di un’abitudine fondamentale per la salute e l’igiene del cavo orale. Lavare i denti correttamente aiuta a prevenire carie, infiammazioni gengivali e altri disturbi del cavo orale. Ma non solo.

Lavare i denti correttamente e costantemente aiuta anche a sentirsi bene. Prima di tutto, la postura è legata alla dentatura. Senza assurdo, eppure è così. La salute dentale contribuisce ad avere una schiena dritta e a muoversi bene, a indicare che tutto, nel corpo, è interconnesso. Ma ora un nuovo studio afferma che la salute dentale è connessa anche a quella mentale.

Salute dentale e salute mentale: lavare i denti in questo modo aiuta a prevenire la demenza senile

Ragazzo lava denti allo specchio
Ragazzo lava denti allo specchio (Inran.it)

Lavarsi i denti in un certo modo può allungare la vita, evitando il degrado cognitivo e la perdita di memoria che insorgono con l’avanzare dell’età. Una corretta igiene dentale, dunque, fa bene alla salute, fisica e mentale. Senza contare che, avere denti in salute, ci aiuta a masticare per bene il cibo e a favorire i processi digestivi. Lavare i denti prima o dopo aver fatto colazione? La risposta non è così scontata.

Ma come mai un sorriso perfetto fa bene alla mente? Oltre ad aumentare la propria autostima, aiutando nelle relazioni sociali, ma questo è un effetto psicologico, una dentatura sana favorisce la salute del cervello, contrastando il deperimento cognitivo. Lo rivela un recente studio svolto alla Washington University School of Medicine.

Come sostenere la memoria e combattere l’insorgere della demenza senile? Basta lavarsi in denti, ma in che modo? Lavare i denti normalmente è sempre di aiuto, ma i ricercatori statunitensi hanno scoperto che lavare i denti con la mano non dominante aiuta ancor di più. Si tratta di un ottimo esercizio per rafforzare la memoria e per creare connessioni neurali.

Gli esercizi da compiere quotidianamente per allenare il cervello e combattere il degrado cognitivo

Le connessioni neurali più veloci combattono l’invecchiamento del cervello e predispongono il corpo e la mente a una reazione più immediata e lucida. Dunque, che cosa fare? Lavarsi i denti con la mano non dominante. Se si è destri, basta lavarsi i denti con la mano sinistra, se si è mancini, basta farlo con l’altra mano. Certo, si spazzolano i denti con maggiore difficoltà, ma è questione di abitudine. Basta imparare l’esercizio.

Saper gestire la mano non dominante aiuta tantissimo nella salute mentale. Si tratta di un allenamento mentale molto efficace per combattere il degrado cognitivo, così come è di aiuto compiere le azioni più comuni con la mano che si usa poco. Questo perché il cervello viene messo alla prova e deve maggiormente concentrarsi. I ricercatori, infatti, consigliano di svolgere le azioni più semplici con la mano non dominante.

In questo modo, giorno dopo giorno, si allena il cervello e si previene la demenza. Lavare i denti è solo una delle azioni più semplici che si possono compiere. Altre azioni da svolgere con la sinistra, se si è destri, possono essere passare un panno per pulire una superficie, utilizzare la scopa, bere con la mano sinistra, spazzolarsi i capelli e molte altre azioni quotidiane. Sviluppare queste sane abitudini può aiutare a prevenire la demenza senile.

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