La meditazione esplorata dalle neuroscienze: hanno fatto una scoperta incredibile

Negli ultimi tempi le neuroscienze si sono concentrate sempre di più sull’importanza della meditazione: ma cosa è emerso dalle ricerche?

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La meditazione esplorata dalle neuroscienze: hanno fatto una scoperta incredibile (inran.it)

La meditazione, negli ultimi anni, sta acquisendo sempre più importanza e rilevanza: è infatti una pratica a dir poco fondamentale per tantissimi di noi nella gestione della vita quotidiana e nella ricerca di un equilibrio.

Un aspetto, in poche parole, indispensabile per tantissimi e nella gestione della quotidiana e dei problemi che ci troviamo ad affrontare. Ma quali sono, nello specifico, gli effetti di questa pratica su di noi? Per saperne di più non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.

Uno studio sulla meditazione

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La meditazione esplorata dalle neuroscienze: hanno fatto una scoperta incredibile (inran.it)

Cominciamo subito col dire che, dunque, l’attenzione di scienziati e in particolare neuroscienziati si è negli ultimi tempi concentrata con sempre maggiore attenzione e curiosità proprio sulla pratica della meditazione. E, per riuscirci, è stato condotto uno studio molto specifico sui monaci tibetani da parte dell’Università di Pisa. L’attenzione si è quindi rivolta in particolare proprio alla meditazione praticata da un gruppo di monaci tibetani.

Proprio loro infatti, nel corso del loro ritiro, hanno un programma giornaliero ben serrate e soprattutto importante da dover seguire e che si concentra proprio sulla possibilità di entrare in pratiche di meditazione ben quattro volte al giorno per arrivare a un totale di tre mila ore annue. Visto  l’elevato numero di ore trascorse da queste persone in meditazione, i ricercatori hanno deciso di analizzare proprio i loro effetti e soprattutto i benefici a cui sono andati incontro. Per scoprirli, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.

Gli effetti scoperti sono incredibili

Cominciamo subito col dire che i ricercatori che si sono occupati di approfondire l’ambito della meditazione hanno trascorso intere settimane, se non addirittura mesi, a contatto con i monaci tibetani, muniti in particolare modo di mezzo e apparecchi tecnologici che potessero aiutarli nell’ approfondire la questione. Ebbene, nel caso della meditazione concentrativa l’obiettivo emerso è quello di riuscire a raggiungere uno stato cognitivo privo di consapevolezza e pensiero discorsivo.

In questo, secondo quanto emerso dai segnali degli elettroencefalogrammi, è emerso una diminuzione del segnale in questione man mano che l’esperienza nei confronti della meditazione cresce. Per quanto riguarda invece la meditazione riflessiva, l’obiettivo è raggiungere uno stato di riflessione diretta da parte del soggetto interessato che deve riuscire a concentrarsi su un oggetto nello specifico. In conclusione, secondo quanto emerso, sembra proprio che con la pratica e l’esperienza nella meditazione, cresca nei soggetti coinvolti la capacità di attivare meccanismi di attenzione differenti e che permettono di concentrarsi sull’autoconsapevolezza.

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