Lo sapevate che potrebbe esistere un farmaco a dir poco rivoluzionario, in grado di far ricrescere i denti? Scopriamo di più
Come tutti noi ben sappiamo, nel corso del nostro sviluppo purtroppo possono esserci tantissimi ostacoli e anche impedimenti che si frappongono nel nostro normale decorso: uno tra i tanti, ma anche quello che spesso provoca più disagio e preoccupazione, è quello che riguarda l’assenza di crescita dei denti.
Proprio per questo motivo, però, oggi vogliamo parlarvi di un nuovo studio che si sta occupando di sviluppare un farmaco. Il suo obiettivo sarà proprio quello di stimolare la crescita dei denti: per saperne di più, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Denti, con questo farmaco ricresceranno
Ebbene sì, sembra proprio essere in arrivo uno studio a dir poco rivoluzionario e che potrebbe cambiare la vita di tantissime persone. Stiamo parlando di uno studio clinico che sta ora per avere inizio proprio in Giappone, dove si cercherà di testare un farmaco nello specifico: i suoi effetti, se saranno quelli pensati e sperati, potrebbero anche avere delle conseguenze incredibili. L’idea, infatti, è che questo nuovo farmaco possa aiutare a stimolare la crescita dei danti: ma cosa sappiamo per il momento sullo studio in questione? Per saperne di più, non dovete fare altro che continuare a leggere insieme a noi.
Dopo aver condotto lo studio sui topi e sui furetti, affetti da agenesia dentale, è ora arrivato il momento di scoprire quanto questo farmaco possa essere efficiente anche sugli esseri umano e soprattutto di scoprire i suoi benefici o effetti in generale. Proprio per questo motivo, la start-up giapponese interessata (ovvero la Toregem Biopharma) è sul punto di iniziare la somministrazione sugli esseri umani, ovvero nello specifico trenta adulti sani. I soggetti interessati saranno situati in una fascia di età compresa tra i trenta e sessanta quattro anni, e a ognuno di loro manca un dente morale.
Lo studio e le aspettative sul farmaco
Il primo obiettivo di questa nuova fase dello studio è senz’altro quello di poter comprendere e soprattutto testare la sicurezza del farmaco in questione, prima di poterne dichiarare i benefici e magari renderlo accessibili a una porzione di popolazione ben più estesa. Al momento, infatti, il farmaco verrà somministrato per via endovenosa e sfrutterà, nello specifico, il meccanismo d’inibizione messo in atto dalla proteina Usag-1.
Questa proteina, infatti, tende a diventare la principale antagonista di altre due proteine, ovvero la Bmp e la Wnt, che si occupano invece in particolar modo dello sviluppo dei nostri denti. I principali interessati da questo farmaco, qualora tutto andasse per il verso giusto, saranno tutti coloro che si trovano nella fascia di età tra i due e i sette anni, e che sono affetti da agenesia dentale. Ovvero, per chi non lo sapesse, di un disturbo che comporta un’assenza congenita di denti.