Una delle domande più gettonate, quando si tratta di dieta, è se la frutta faccia ingrassare o meno. Grazie a questo articolo, finalmente, scoprirai la verità sull’argomento.
Maggio è ormai in dirittura d’arrivo. Giugno, con le sue lunghe giornate di sole e le temperature sempre più roventi, è il mese che più di ogni altro annuncia l’estate. Quando, però, si tratta di recarsi al mare e di rimanere in costume, la stragrande maggioranza delle persone inorridisce al solo pensiero o preferirebbe trovarsi da tutt’altra parte.
Per quale motivo? Probabilmente perché, al netto delle tante diete tentate nel corso dell’anno, non si sono raggiunti i risultati sperati. A prescindere che i regimi alimentari seguiti abbiano previsto un’organizzazione minuziosa o meno, un approccio flessibile, oppure uno più “d’impatto” (quale la tecnica del digiuno intermittente), alla fine i temuti centimetri in più accumulatisi nel punto vita o nei fianchi sono ancora lì.
E allora ci si domanda in che cosa si possa aver sbagliato. O, magari, se determinati cibi che si credeva fossero sani, in realtà, non siano stati controproducenti in termini di perdita di peso. Che dire, ad esempio, della frutta? È proprio vero che, pur essendo a dieta, possiamo mangiarne a profusione?
La frutta a dieta fa ingrassare? Il mio nutrizionista mi ha svelato la verità
Si sente dire che esagerare con la frutta apporti solo danni alla dieta. E persino che debba essere mangiata solo in determinati orari della giornata. Ma quanto c’è di vero nella tesi secondo cui la frutta, tutto sommato, sia da considerarsi nemica della dieta?
Il mio nutrizionista, quando gli ho posto questa stessa domanda, mi ha fornito la spiegazione – l’unica con fondamenti scientifici – che cercavo. Guai a dire che la frutta faccia male. Il suo elevato contenuto di acqua, fibre, minerali e vitamine, infatti, la rende un alleato indispensabile di qualunque regime alimentare che voglia dirsi sano.
Nessun timore, dunque, che gli zuccheri presenti nella frutta possano far lievitare il peso sulla bilancia, dato l’esiguo apporto calorico. Stesso discorso per quanto concerne la glicemia. Gli zuccheri presenti nella frutta, infatti, nulla c’entrano con quelli che si trovano all’interno dei cibi ultra processati. Pertanto, l’innalzamento dei livelli di glicemia non è assolutamente correlato con l’assunzione di frutta.
La frutta è un prezioso alleato della dieta: occhio, però, a come la assumi
Se c’è un’unica cosa a cui prestare attenzione, quando si tratta di assumere frutta, è alla modalità con cui ingerirla. È consigliabile, infatti, non cibarsene sotto forma di estratti o succhi. Per quale motivo? Perché, semplicemente, l’operazione che consente di realizzarli determina anche la dispersione di fibre idrosolubili.
Per godere a pieno delle proprietà e dei benefici della frutta, dunque, il mio nutrizionista ti consiglierebbe di assumerla intera o a spicchi. D’estate, poi, l’operazione si rivelerà ben più semplice del previsto. Quale miglior modo di introdurre la frutta nel nostro piano alimentare, se non per mezzo delle insalatone?