Non è vero che la regola dei 2 liti di acqua al giorno vale per tutti. Basta falsi miti, ecco quanto bisogna realmente bere per idratarsi e stare bene.
Quanto l’assunzione di acqua per il benessere del nostro organismo sia importante non è certo una novità; siamo fatti per il 60% proprio di essa ed è per questo che si può rinunciare pressocché a tutti i tipi di alimenti -ovviamente non insieme- ma non all’acqua.
Fonte di vita, insomma, ma anche “medicina” che ci permette anche solo ingerendone le giuste quantità giornaliere a far funzionare meglio l’organismo, dandoci energia. C’è però un falso mito intorno all’assunzione di acqua e cioè quella regola secondo cui dovremmo assumerne 2 litri al giorno. Le indicazioni non sono sbagliate, e anzi sono confermate dal Ministero della Salute, ma non possiamo neanche considerarla una regola fissa che vale per tutti, in maniera indiscriminata a seconda della fascia di età o della propria storia clinica.
L’acqua è vita e non possiamo definirla una frase fatta, ma un assioma e cioè un principio evidente. L’acqua è vita e insieme ad una dieta sana e bilanciata, accompagnata da una giusta attività fisica, permette di vivere più a lungo e meglio.
Le dosi di acqua giornaliere da consumare cambiano però a seconda dell’età ma anche della storia clinica di ogni singola persona. Ad esempio quella che è data come regola generale dei 2 liti di acqua giorno non può essere allargata ai bambini; dai 4 ai 10 anni si dovrebbe bere al massimo 1 litro e 100 ml di acqua al giorno, mentre in adolescenza di sale già a 1,5 litri di acqua. Ancora inferiori le dosi di acqua che bisogna far ingerire ai neonati e qui le indicazioni sono date direttamente dai pediatri.
Per quanto riguarda gli adulti, come già anticipato, la regola vuole che bisognerebbe 2 litri di acqua al giorno, ma parliamo di condizioni perfette. Ma ogni individuo è a sé e quindi determinate patologie di cui si è affetti potrebbero richiedere che un soggetto arrivi a bere anche molta più acqua nell’arco di una sola giornata -molto più raramente, ma potrebbe capitare, potrebbe essere necessario berne di meno.
Quindi il consiglio migliore che si può dare per capire quali sono le reali quantità di acqua da assumere è quello di consultarsi con il proprio medico o uno specialista della nutrizione.
In ogni caso, se beviamo poco rispetto al fabbisogno effettivo possiamo capirlo dagli eventuali effetti collaterali che si presentano. Bere meno di quanto necessario provoca irregolarità nell’evacuazione, ma anche vertigini e crampi – se si è in disidratazione-, più in generale la pelle, le labbra e gli occhi sono più secchi, ma anche mal di testa e difficoltà a concentrarsi.
Attenzione però anche a bere troppa acqua e a farlo tutto in una volta; in questi casi ci si potrebbe sentire troppo gonfi e provare un senso di nausea con rigurgito. Insomma bisogna bere il giusto e farlo con costanza durante il giorno, a piccoli sorsi.