Dopo il divieto giunto da Bruxelles, il canone Rai andrà pagato seguendo modalità diverse. Intanto è calato di importo, come e quando scatteranno le variazioni.
Il canone Rai cambia per quanto riguarda le modalità di pagamento. Dopo l’ingiunzione da parte della Commissione Europea all’Italia in merito alla non legittimità nell’inserire la tassa sul possedimento di un televisore, si è reso necessario giocoforza variare.
Era dentro alla bolletta della luce che si trovava incluso anche il canone Rai. Cosa che avveniva sin dal 2016. Ora però il versamento dovrà essere attuato con modalità differenti. L’importo è ridotto ed ammonta a 70 euro, a fronte dei consueti 90 euro che i cittadini hanno pagato fino all’anno scorso. Esattamente come previsto appositamente dalla Legge di Bilancio varata dal Governo per quest’anno.
Sarà dal 2025 che varierà il modo di pagare il canone Rai, ed anche per l’anno venturo la previsione in merito alla cifra da pagare sarà di 70 euro. Entrando nello specifico, erano previste delle rate da dieci euro al mese a partire da gennaio per tutti coloro che non potevano usufruire di una eventuale esenzione.
Perché, per il resto, continuano a permanere delle possibilità per evitare di pagare questa tassa. Sono esonerati dal versamento del canone i cittadini che abbiano più di 75 anni di età ed un reddito annuo che non supera gli 8mila euro. Poi i membri dei corpi diplomatici e militari stranieri di stanza in Italia. E poi i cittadini che abbiano dichiarato di non possedere alcun televisore tramite apposita domanda.
Canone Rai, come lo pagheremo
Per il resto, è obbligatorio pagare il canone anche se si ha un televisore sprovvisto di antenna. Ed è possibile pure versare l’intero importo entro il 31 gennaio. Nel 2016 divenne effettivo l’inserimento della tassa – i cui proventi sono destinati in parte a finanziare la Rai – come misura estrema allo scopo di contrastare l’evasione dilagante.
Storicamente sono fin troppi ad evitare di fare il loro dovere di bravi cittadini. Ed il canone Rai è una delle imposte più detestate e quindi più evase che ci siano. Il sistema concepito che lo incorporava nella bolletta dell’elettricità si era dimostrato fruttuoso. Ma purtroppo si è scoperto che non risponde alle esigenze dell’Unione Europea in materia di rispetto dei diritti dei cittadini.
Serve quindi ideare una misura alternativa per fare si che l’evasione fiscale in merito non torni ad alzarsi. Una possibile soluzione potrebbe essere la integrazione del canone direttamente nella dichiarazione dei Redditi. Come detto, se ne parlerà a partire dal 2025.