Alcuni consigli per fare in modo che la tua azalea sia in buona salute dopo averla sistemata in casa. Cosa sapere e cosa fare
L’azalea è per eccellenza la pianta legata alla festa della mamma. Un simbolo scelto ormai da molti anni anche dalle associazioni che si occupano di prevenzione e ricerca. Ecco perché in questo periodo le case degli italiani si colorano di questa magnifica pianta, robusta, colorata ma che richiede particolari attenzioni soprattutto dopo l’acquisto.
È bene, infatti, gestire in modo corretto lo spostamento dal vivaio all’ambiente domestico per fare in modo che l’azalea non subisca degli shock. Vediamo allora cosa fare per evitare traumi alla pianta.
Azalea in casa: come sistemarla in casa
La prima cosa da fare quando l’azalea arriva a casa è isolarla per un periodo di tempo di almeno due settimane. È un modo che consente di capire se sulla pianta ci siano segni di parassiti e malattie che possano intaccare il suo sviluppo controllando bene e periodicamente terriccio e foglie. Una piccola accortezza che consente di salvare l’azalea ma anche le altre piante che si hanno in casa.
Superato questo step, arriva quello dell’adattamento in casa. In questo c’è da fare molta attenzione in quanto l’azalea non ama gli sbalzi di temperatura e agli shock ambientali. È molto sensibile da questo punto di vista e dunque è bene posizionare la pianta in un punto della casa in cui la temperatura si mantiene costante e che non sia eccessivamente umido. Spesso il bagno è il luogo ideale per trovare stabilità nel nuovo habitat.
Trascorso anche il momento dell’adattamento, l’azalea ha bisogno di avere un “posto fisso” in casa. Questa pianta ha bisogno di molta luce ma non diretta, soprattutto nelle ore più calde. Il posto ideale sarebbe un davanzale con esposizione a est per poter beneficiare della luce del mattino. Da evitare, invece, sono le fonti di calore come termosifoni o condizionatori. Sì invece ad ambienti che per sono umidi, ma senza eccessi, come la cucina o il bagno evitando però le correnti di aria.
Quando e come rinvasare l’azalea
Da valutare, infine, c’è anche l’aspetto de rinvaso. Questa pianta per natura ha esigenze acidofile. Trascorso il periodo di adattamento, si può trapiantare l’azalea scegliendo un vaso più grande di quello già presente ed un terriccio ad hoc, specifico per le piante acidofile a cui si può aggiungere perlite o vermiculite che aiutano a migliorare il drenaggio. Il terriccio adatto non solo dona maggiore vigore alla pianta e aiuta a farla stare meglio ma favorisce anche la fioritura.