Pane carasau, la vera tradizione lo vuole servito dolce o salato? Sbagliano tutti

Pane carasau: cosa prevede la tradizione. Si accosta meglio ai piatti salati o ai dessert? Un manuale svela tutto su questo alimento

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Pane carasau in cestino (Inran.it)

È uno dei caratteri identitari della Sardegna, una di quelle specialità che si conoscono in tutto il mondo, che si tenta di imitare, ma che solo sull’isola puoi mangiare provandone il gusto e la consistenza doc. È il pane carasau, considerato ad oggi, probabilmente, uno dei pani più antichi al mondo.

Il protagonista indiscusso della cucina sarda di ieri, di oggi e del futuro che racconta tante storie, di quelle domestiche ma anche culturali e antropologiche. Un prodotto semplice ma ricco, l’alimento per eccellenza dei pastori ma anche delle massaie che lo preparavano e lo mangiavano. Ma come lo vuole servito la tradizione, dolce o salato?

Pane carasau: specialità e origini

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Pane carasau su piatto (Inran.it)

Parlando di pane carasau c’è forse il falso mito che si tratti di un ingrediente di accompagno soprattutto per le ricette salate. Ma siamo sicuri che sia proprio così? A fare chiarezza su questo aspetto ma anche sulla storia e sul protagonismo di questo alimento nella storia culinaria e culturale della Sardegna ci pensa un volume: “Pane carasau, le ricette più gustose” pubblicato nel 2021 con i testi di Giulio Concu, le foto di Luca Podda e le ricette raccolte da Patrizia Damele.

Come definire il pane carasau? “Un composto di sfoglie di farina di grano duro, acqua, sale e lievito, un tempo era l’alimento quotidiano dei pastori – ha spiegato Giulio Concu –. Duttile e robusto, è utilizzabile anche per preparare piatti a base di carne, verdure, pesce e salumi oppure come snack di accompagnamento. Questa è una guida al suo utilizzo in cucina a tutto tondo”. E allora come e quando usare questo pane così antico? La risposta è variegata ma anche molto semplice.

Dolce o salato? La verità

Il pane carasau è buono sempre e può essere usato sia in versione salata che dolce. Lo si dice a chiare lettere nel volume che propone una ricca disamina di tutti gli accostamenti possibili. Dall’antipasto con pecorino, miele e crema alle erbe, per partire con un vero must sardo oppure con cipolla e radicchio caramellati nella cialda di pane.

Si presta bene anche con primi e secondi piatti, di ogni tipo: cestini di pane carasau con fregula e polpa di granchio, lasagne con la crema di verdure di stagione, il pane carasau alla parmigiana, la torta salata con carasau e prosciutto crudo. Spazio anche al dolce: con il pane carasau si possono preparare ottimi dessert. Tra questi il tiramisù di pane carasau al mirto, il pane carasau fritto con crema pasticcera e fragole o frutti di bosco ed i rotolini alla nutella. Insomma, la sua natura? La pura genuinità e nulla più.

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