Non bisogna correre per dimagrire: scopriamo di che cosa abbiamo bisogno per ottenere dei risultati ottimali. Ho camminato così per un mese e ho perso un sacco di chili: ecco come ho fatto.
Per ottenere una buona forma fisica in vista della bella stagione, abbiamo la possibilità di poter svolgere diverse attività all’aria aperta, un toccasana per tutti coloro che amano il clima mite e godere del sole all’aria aperta. Che tu sia un’atleta o un amatoriale, a seconda delle diverse pratiche sportive scelte o consigliate, dalle esigenze e delle priorità che sono differenti per ognuno di noi, scopriamo quali sono le condizioni necessarie e imprescindibili per dimagrire.
Fermo restando che per dimagrire è necessaria la continuità, sappiamo molto bene che l’attività fisica costituisce un caposaldo fondamentale per ottenere lo scopo; con essa, anche e soprattutto l’alimentazione va di pari passo per aiutare gli sforzi compiuti ad essere oggettivamente utili in tal senso. Insieme devono garantire il deficit calorico, ossia quella condizione in cui bruciamo più calorie rispetto a quelle assunte, il vero segreto del dimagrimento e della pancia piatta.
Non bisogna correre per dimagrire: come ho fatto
Per cercare di perdere chili il più velocemente possibile, la corsa è senza dubbio la pratica ottimale e più veloce in tal senso ma non l’unica: difatti, anche la camminata veloce rappresenta una valida soluzione in tal senso. E’ ricercata soprattutto dagli amatoriali, meno allenati e meno portati ad un lavoro di livello superiore, che a questo punto la scelgono perché meno dispendiosa anche se porta via più tempo. Pur non essendo particolarmente performante come una corsa ad alta intensità, vengono comunque bruciate molte calorie e in base all’intensità svolta si riesce ad allenare alcune capacità condizionali come la resistenza.
Tuttavia, è necessario che la frequenza dell’allenamento sia di almeno 4 giorni la settimana e che si svolga attività per almeno 30 minuti, creando così delle condizioni favorevoli a livello metabolico, dunque accelerare il metabolismo e bruciare più calorie possibili. La camminata veloce aiuta a stare in forma e sappiamo bene come questa pratica possa influire nettamente nel nostro percorso salutare.
Non bisogna correre per dimagrire: fallo per un mese
Come riporta ‘Gazzetta.it’, per testarne gli effetti, un gruppo giapponese ha condotto uno studio secondo cui, nelle 12 settimane previste d’allenamento, chi ha svolto un lavoro particolarmente performante con la camminata ha registrato dei valori significativi già nel primo mese: ad esempio, alcuni dati hanno rilevato +19% di forza muscolare, +24% nella capacità di alzarsi, +45% nell’equilibrio e +21% nella funzione cognitiva. A questi, ovviamente, si devono aggiungere altri studi ed altri esperimenti per verificare altri miglioramenti e confermare i dati già in possesso. Inoltre, se l’individuo riesce a integrare anche l’allenamento eccentrico, dunque con affondi e saliscendi sulle scale e sulle pendenze, potrebbero trarne ulteriore giovamento e riscontrare miglioramenti sensibili in tutte le parti del corpo.