Il diabete è una patologia che si sta diffondendo in modo preoccupante, i casi sono in aumento: ma come mai? Scopriamolo insieme.
Il diabete si sta, piano piano, trasformando in un’epidemia. Questo scenario ha catalizzato l’attenzione durante un recente congresso a Milano, dove luminari del settore hanno disegnato il quadro attuale ed anche il futuro di questa malattia in crescita, insieme alle innovazioni terapeutiche e alle strategie preventive.
Il diabete è una malattia sempre più comune: ecco perché
L’International Diabetes Federation segnalava già 463 milioni di adulti affetti da diabete nel 2019, un numero destinato a balzare a 700 milioni entro il 2045. Il collegamento tra diabete e obesità emerge come un’ulteriore complicazione, con oltre il 10% degli italiani adulti che combattono questa doppia sfida.
Ma cosa alimenta questa “epidemia”? L’età avanzante della popolazione, gli stili di vita non salutari, e una maggiore capacità diagnostica giocano ruoli cruciali nella diffusione del diabete, e non solo in Italia. Un elemento preoccupante è l’abbassamento dell’età d’esordio della patologia, con un incremento di casi tra i più giovani per via di uno stile di vita e di una dieta per nulla sani. Infatti, seguire la dieta mediterranea è un passo importantissimo nella prevenzione del diabete di tipo 2.
Le nuove terapie promettono di rivoluzionare la gestione del diabete, migliorando il controllo glicemico e riducendo i rischi cardiovascolari. Anche nuovi trattamenti con effetti importanti sul metabolismo e sulla riduzione del peso corporeo aprono nuove strade nella lotta contro questa malattia.
La ricerca non si ferma: l‘insulina somministrata a cadenza settimanale promette di semplificare la gestione della malattia, migliorando la qualità di vita dei pazienti. Questo progresso, unito a una maggiore consapevolezza sui fattori di rischio e la promozione di uno stile di vita sano, potrebbe cambiare in modo definitivo l’approccio alle terapie per contrastare il diabete.
Molto dunque sta proprio nell’educazione e nella prevenzione: riconoscere i fattori di rischio, promuovere l’attività fisica e adottare una dieta equilibrata. La medicina generale si colloca quindi in un ruolo centrale in questo senso, spingendo verso scelte più sane che possono ridurre significativamente il rischio di sviluppare il diabete e le sue complicazioni.
Aurora De Santis