Bambini e ragazzi possono soffrire di ansia scolastica: di cosa si tratta e cosa fare per aiutarli a superare le difficoltà.
La problematica dell’ansia legata al contesto scolastico è sempre più diffusa tra bambini e adolescenti. Secondo gli ultimi dati, i ragazzi coinvolti sarebbero tra il 5% e il 28% nella fascia d’età che comprende anche l’adolescenza. In pochi sanno che esiste una vera e propria ansia scolastica che può colpire i ragazzi e avere delle conseguenze sula loro vita.
L’ansia da scuola esiste ed è un disturbo molto diffuso, anche se non è riconosciuta ancora come una vera e propria patologia. In chi ne soffre, genera elevati livelli di angoscia e paura, compromettendo la partecipazione alle lezioni e alle attività scolastiche, i risultati e anche il benessere mentale complessivo dei giovani.
In questi giorni, è uscito un libro che ne parla in modo approfondito. Il libro “Domani resto a casa”, di Stefano Vicari e Maria Pontillo, due esperti nel campo della neuropsichiatria infantile e psicoterapia cognitivo-comportamentale, affronta scientificamente il tema dell’ansia scolastica, fornendo indicazioni per comprendere il disturbo e suggerimenti su come affrontarlo.
L’ansia da scuola coinvolge indistintamente bambini e adolescenti, senza distinzioni di genere o ceto sociale. La crescente sofferenza psicologica tra i giovani è vista come un segnale allarmante, con l’ansia scolastica come sintomo di un disagio più profondo, talvolta associato a depressione o disturbo d’ansia.
Molti ragazzi sentono a scuola un clima competitivo che genera ansia e disagi. I ragazzi non si sentono all’altezza, mettendosi a paragone con gli altri compagni di classe. In questo, il sistema scolastico odierno non aiuta. Il fenomeno si manifesta spesso durante le fasi di transizione, come il passaggio alla scuola media o all’inizio delle superiori, momenti critici per la formazione di nuove amicizie e perché si arriva ad un grado scolastico più elevato di quello precedente.
I genitori dovrebbero prestare attenzione a segnali come la costante richiesta di evitare la scuola, episodi di malessere fisico prima dell’ingresso a scuola. L’ansia può anche manifestarsi la sera prima di andare a scuola. I genitori dovrebbero quindi stare molto attenti a questi segnali e non arrabbiarsi, piuttosto cercare un dialogo per capire a fondo le emozioni dei ragazzi.
Se i segnali di disagio persistono nel tempo, è consigliabile chiedere aiuto a professionisti come psicologi o neuropsichiatri. La figura del pediatra può essere un primo passo per una valutazione.