Degli hacker hanno rubato il DNA, ovvero i dati genetici, di 7 milioni di persone: quale potrebbe essere il loro scopo?
Nelle ultime ore è arrivata una notizia importante e che sta facendo il giro del mondo. Il DNA di oltre 7 milioni di persone è stato sottratto alla società californiana 23andMe, specializzata in genomica e biotecnologia. L’azienda offre servizi come test del DNA per identificare caratteristiche ereditarie, genealogie e possibili fattori di rischio congeniti. La società è stata fondata nel 2006 da Anne Wojcicki, ex moglie di uno dei fondatori di Google e sorella dell’ex CEO di YouTube Susan Wojcicki.
Hacker rubano il DNA di milioni di persone: perché?
L’azienda 23andMe è stata vittima di un attacco informatico il cui bottino sono stati i dati genetici di milioni di persone. Inizialmente, sembrava che l’attacco fosse mirato agli ebrei ashkenaziti, ma nelle ore successive si sono accorti che sono accorti che sono stati trafugati anche i dati di milionari residenti in Europa e negli Stati Uniti.
Per perpetrare il furto dei dati, gli hacker hanno adottato la tecnica del “credential stuffing”, riutilizzando vecchi nomi utente e password provenienti da altri siti web per accedere agli account. Nonostante la quantità considerevole di dati rubati, la società afferma che non ci sono segnalazioni di uso improprio dopo la diffusione delle informazioni, in parte grazie al Genetic Information Nondiscrimination Act del 2008, che protegge gli individui dalla discriminazione basata sulle loro informazioni genetiche.
Il motivo esatto dietro l’attacco rimane oscuro, poiché non è chiaro perché gli hacker abbiano mirato a rubare informazioni dettagliate come nomi, cognomi, sesso, data di nascita, profili del DNA e ascendenza geografica di milioni di persone. Il furto sembra aver avuto luogo in ottobre, coinvolgendo inizialmente utenti di origine cinese e ebrei ashkenaziti, seguiti da un secondo episodio che ha interessato profili genetici nel Regno Unito e in Germania, inclusi membri della famiglia reale inglese, Rothschild e Rockefeller, secondo le rivendicazioni degli hacker.
Alcuni esperti credono che gli hacker volessero solo ottenere notorietà, ma non si esclude che che possano utilizzare i dati raccolti per chissà quali scopi. L’evento è stato di gravissima rilevanza in quanto sono stati rubati i dati sensibili di milioni di persone, il loro DNA è nelle mani di hacker potenzialmente pericolosi.