Violenza: più di 14 mila casi al Pronto Soccorso nello scorso anno

Più di 14 mila persone si sono recate al Pronto Soccorso perché vittime di violenza, i dati che non possiamo più ignorare.

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Violenza sulle donne: i dati degli accessi al Pronto Soccorso sono allarmanti – Inran.it

A poche ore dalla notizia dell’arresto di Filippo Turetta, presunto omicida di Giulia Cecchettin, una giovane studentessa 22enne, arrivano dei dati allarmanti. Lo scorso anno, in Italia, si sono registrati quasi 14.500 ingressi di donne nei reparti di pronto soccorso a seguito di episodi di violenza, evidenziando un incremento del 13% rispetto al 2021.

Donne vittime di violenza: i numeri degli accessi al Pronto Soccorso è allarmante

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Scarpe rosse in strada, simbolo della violenza sulle donne – Inran.it

La violenza sulle donne è un tema molto importante e che va assolutamente affrontato e risolto il prima possibile. Per una settimana, tutta l’Italia è stata in pena per le sorti della piccola Giulia, storia che ha trovato il più tragico degli epiloghi. Il corpo di Giulia è stato trovato senza vita, dopo che il suo ex fidanzato, Filippo Turetta, sospettato di omicidio, l’ha aggredita in un parcheggio.

Solo in questo 2023, le donne vittima di femminicidio sono 105, quasi 10 donne al mese, un numero alto e che denota un problema serio e molto esteso. Proprio durante l’evento celebrativo della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, il Ministro della Salute, Orazio Schillaci, ha reso noti i dati del Sistema Emur, il quale monitora l’assistenza in situazioni di emergenza e urgenza. Schillaci ha sottolineato che circa l’8,6% delle donne vittime di violenza che si rivolgono al pronto soccorso lo fa più di una volta.

Il Ministro ha affermato che il pronto soccorso costituisce il luogo cruciale per individuare le vittime di violenza, in quanto rappresenta il punto iniziale da cui partire per contrastare questo terribile fenomeno. Ha evidenziato che, secondo i dati dell’Istat relativi agli anni 2021 e 2022, il 40% delle donne, prima di intraprendere il percorso per uscire dalla violenza, si è rivolto ai familiari per chiedere aiuto, il 30% alle forze dell’ordine, mentre il 19,3% ha fatto ricorso al pronto soccorso e all’ospedale.

Il Ministro ha anche sottolineato che le forme più gravi di violenza sulle donne provengono spesso da partner o ex partner, parenti o amici, evidenziando l’importanza di una rete di protezione per le donne vittime di violenza. Ha anche aggiunto che è essenziale anche considerare le numerosi donne che lavorano nella sanità e che, quasi ogni giorno, subiscono aggressioni verbali e fisiche. Queste aggressioni rappresentano circa il 70% degli eventi totali che coinvolgono gli operatori sanitari.

Aurora De Santis

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