Un nuovo studio ha aperto una nuova strada per la scienza: il metaverso sarà usato anche per l’osservazione tridimensionale delle cellule.
I progressi della scienza e della medicina sono ormai all’ordine del giorno. Le nuove tecnologie stanno cambiando radicalmente il nostro mondo e migliorando il nostro benessere. In questi giorni, è stato pubblicato un nuovo studio sulla rivista scientifica Small Methods.
Osservazione tridimensionale delle cellule: la realtà virtuale come mezzo per ampliare le nostre conoscenze
Lo studio, che in questi giorni sta avendo un notevole riscontro da parte dei maggiori esperti del settore, è stato portato avanti dal Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) e dall’Università degli Studi di Napoli. I ricercatori sono riusciti a sviluppare un sistema avanzato per visualizzare le cellule in 3D all’interno del metaverso, ovvero la realtà virtuale.
Il progetto ha visto il coinvolgimento anche di altri istituti: l’Istituto Sistemi e Tecnologie Industriali Intelligenti per il Manifatturiero Avanzato (Stiima) e l’Istituto di Scienze Applicate e Sistemi Intelligenti “E. Caianiello” (Isasi). Inoltre, è stato coinvolto anche il Dipartimento Molecolae e biotecnologie Mediche dell’Università degli Studi Federico II di Napoli.
Come funziona il progetto e quali sono le sue implicazioni
Attraverso le immagini delle cellule, ottenute da un microscopio tomografico, i ricercatori sono stati in grado di creare delle vere e proprie immagini in tre dimensioni delle cellule stesse. Il risultato dello studio è straordinario in quanto, grazie a questa nuova tecnologia, gli scienziati sono in grado di esaminare ed analizzare le cellule.
Non saranno più necessari strumenti come i marcatori fluorescenti che risultano dannosi per le cellule stesse. Questa nuova analisi si chiama “citometria tomografica 3D” ed aiuterà medici e pazienti su moltissimi fronti. Grazie a questo sistema, l’osservazione delle cellule è immersiva e priva di qualunque effetto collaterale. Una vera e propria esplorazione dinamica che porterà medici, scienziati e studenti ad osservare le cellule in un modo mai fatto prima.
Uno dei tanti impieghi di questa tecnologia potrebbe essere quello di aiutare i medici a diagnosticare le patologie che colpiscono le cellule, un importantissimo contributo quindi per la medicina oncologica. Inoltre, sarà anche molto più facile condividere i dati e le proprie osservazioni con altri laboratori, proprio grazie alla nuova visualizzazione in 3D. Si tratta di un grandissimo successo italiano che sicuramente apporterà un grandissimo contributo alla medicina, alla scienza ed alla formazione degli studenti.