La ricerca della lunga vita e dell’immortalità è portata avanti da Bryan Johnson, un milionario che aspira a vivere per sempre.
In un piccolo quartiere di Venice, in California, in una casa nera e moderna, vive Bryan Johnson. Bryan è un milionario che sta lavorando su sé stesso per vivere per sempre e che ha detta sua potrebbe essere la rivoluzione più significativa di sempre. Bryan ha 46 anni, è un imprenditore esperto in tecnologia ultra milionario che ha trascorso la maggior parte degli ultimi tre anni a perseguire un unico obiettivo: non morire.
In questo periodo ha speso più di 4 milioni di dollari per sviluppare un sistema di allungamento della vita chiamato Blueprint, affidando ogni decisione che riguarda il suo corpo ad un team di medici, che usano i dati per sviluppare un rigoroso regime salutare, allo scopo di ridurre quella che il milionario chiama “età biologica”.
Questo sistema comprende: l’assunzione di 111 pillole al giorno, l’uso di un cappello che spara luce rossa nel cuoio capelluto, la raccolta di campioni di feci e il dormire con un piccolo dispositivo attaccato al pene per monitorare le sue erezioni notturne. Secondo la sua filosofia, mangiare un biscotto oppure dormire meno di otto ore sono atti di violenza che accelerano l’invecchiamento.
La ricerca di Bryan Johnson non riguarda solo il riposo o il mantenimento del suo corpo. Si tratta di affidare il suo corpo ad un algoritmo anti-invecchiamento. Secondo lui, la morte è facoltativa ed è per questo non ha intenzione di farlo. Il milionario ha raccontato nel dettaglio il suo lavoro quotidiano alla rivista Time e sul podcast di Spotify The Immortals.
L’obiettivo principale, oltre al vivere per sempre, è quello di far sì che i suoi organi di 46 anni abbiano l’aspetto e il comportamento di 18 anni. Lo può fare attraverso l’eliminazione di quei comportamenti e voglie che fanno parte della quotidianità: bere una birra con gli amici per esempio. I dati raccolti dai suoi medici indicano che Blueprint gli ha dato, finora, le ossa di un trentenne e il cuore di un trentasettenne. L’esperimento ha “dimostrato che un sistema competente è in grado di gestirmi meglio di quanto possa fare un essere umano“,
La sua routine consiste in sveglia alle 4:30 e andare a letto alle 20:30, 1970 calorie al giorno ma da consumare entro le 11 di mattina, ovviamente il tutto accompagnato da una routine di allenamento. L’investimento finale è quello di consegnare il proprio corpo ad un algoritmo in grado di rendere la morte un optional.
Molti studiosi affermano che la morte non sia un optional, ma che sia scritta nel proprio DNA e che sia inevitabile. Inoltre la ricerca della lunga vita, della longevità è stata studiata per diverso tempo. Non a caso sono state già individuate dove sono le zone nel mondo dove si vive meglio, più a lungo e dove le popolazioni sono più felici: le zone blu. Vivere più a lungo, è dunque possibile e una realtà concreta da raggiungere, sul vivere in eterno ci sono ancora molti dubbi a riguardo.