Un nuovo studio sembrerebbe portare alla conclusione che un farmaco per il diabete molto comune potrebbe aiutare nei casi di Long Covid.
Dopo quasi tre anni dall’inizio del Covid, siamo ancora qui a dare notizie sugli ultimi sviluppi di questa patologia. Durante questi anni, grazie ai vaccini e agli studi di molti scienziati, siamo riusciti ad arginare i contagi, ma il Covid è ancora tra noi e si evolve in nuove varianti ad una velocità impressionante. Gli studi in merito sono ancora in corso ed ogni giorno gli scienziati scoprono cose nuove. Una recente richiesta ha infatti portato alla luce una caratteristica particolare del Long Covid.
Un farmaco per il diabete che in molti usano potrebbe ridurre il rischio di contrarre il Long Covid
Un farmaco per il diabete sembrerebbe ridurre il rischio di ammalarsi di Long Covid di ben il 40%. La medicina in questione è la metformina, sostanza utilizzata per trattamento del diabete. Il Long Covid è una patologia che gli scienziati stanno studiando e che è caratterizzata dalla persistenza di sintomi e diversi problemi di salute, durante le settimane, i mesi e addirittura anni, dopo un’infezione da Covid-19. Tra i sintomi possiamo trovare nausea, spossatezza, difficoltà a respirare e dolori addominali.
Al momento le cause del Long Covid non sono ancora note e quindi ci si concentra sulla prevenzione. L’obiettivo è quello di cercare di evitare di contrarre il virus, cosa che può avvenire grazie ai vaccini, ma non solo. Infatti grazie ad un recente studio, la metformina, farmaco che si usa per il diabete, potrebbe proteggere dal contagio.
Come si è svolto lo studio
Per questa ricerca sono stati coinvolti pazienti con sintomi di Covid-19, che non erano stati ricoverati in ospedale e che erano in sovrappeso o obesi, quindi a rischio maggiore. Questi pazienti sono stati suddivisi in diversi gruppi e ad ogni gruppo è stato somministrato un farmaco differente. Nell’arco di dieci mesi, i pazienti a cui era stata somministrata la metformina avevano ridotto il rischio di essere contagiati di Long Covid di ben il 41,3%.
Per il momento, però, i dati in nostro possesso sono ancora scarsi. Serviranno altri test ed altri esperimenti per capire quali implicazioni possa avere la metmorfina sui pazienti affetti da Covid e del perché questo farmaco potrebbe ridurre il rischio di contrarre l’infezione. Dovranno quindi essere condotti altri studi. Per il momento, i vaccini contro il Covid rappresentano il modo migliore per diminuire il rischio di essere contagiati, ed anche di avere sintomi lievi nel caso in cui si dovesse contrarre la malattia.
Aurora De Santis