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Alimenti e Nutrizione

Consumo immediato e qualità dei prodotti: in cosa consiste il “ready to eat”

Pubblicato da
Lorenzo Angelini

Nuova idea di produzione e di consumo, arrivano i prodotti “ready to eat”, pronti nella produzione e nel consumo con l’ausilio id particolari tecnologie. 

Mercato (Canva) – Inran.it

Non parliamo di qualcosa di completamente nuovo, anzi. Molti consumatori iniziano ad affacciarsi e ad imparare cos’è il ready to eat, ma di cosa si tratta? La verità è che nella terminologia inglese si ha già gran parte della spiegazione. Sono prodotti che vengono prodotti in impianti avanzati per la maturazione controllata e programmata. Questo secondo punto arricchisce il concetto rendendo l’obiettivo nuovo e diverso dalla coltivazione controllata, che, in maniera totalmente diversa, ma già esiste, sotto forma di impianti, serre etc.

Programmare la produzione in impianti appositi, un’immaginario a noi familiare solo nel mondo della fantascienza. Eppure la situazione sembra prendere piedi, soprattutto in alcuni paesi esteri che necessitano di maggior produzione e programmata, come l’India, dato il contesto demografico.

Ready to eat: il concetto di programmazione alimentare

Impianti FCE (Facebook FCE) – Inran.it

negli ultimi anni c’è stata una notevole crescita nella domanda dei consumatori per i prodotti ready to eat, in particolare per tutti i frutti tropicali. […] sempre più diffuso (desiderio) di ridurre gli spechi e di garantire una qualità superiore nei prodotti alimentari. […] La FCE (Fruit Control Equipment) ha dedicato diversi anni allo sviluppo di impianti avanzati per la maturazione controllata e programmata, progettati specificatamente per fornire prodotti che siano pronti per il consumo immediato” spiega Luca Baglia, export manager della FCE.

In queste celle, spiega Luca Baglia, viene regolata con precisione ed in modo automatico, i parametri critici della temperatura, umidità, ventilazione e concentrazioni gassose, tutto sempre in base al tipo di prodotto. Questa tecnologia permette, quindi, di  maturare in modo rapido e uniforme le quantità di prodotti richieste dal mercato.

Programmazione e controllo: nuove forme di coltivazione

Ma la FCE è conosciuta, soprattutto, per il sistema di conversione in cella ad Atmosfera Modificata Dinamica. Questa tecnica di conversione permette di non formare fisiopatie importanti, modificando in maniera dinamica le concentrazioni di ossigeno e di anidride carbonica, prevenendo i casi di pomacee.

Il tema non riguarda solo la produzione alimentare, ma anche l’impatto sui consumi energeticici siamo indirizzati verso soluzioni più efficienti e macchine che consumassero di meno, quindi di fronte alla crisi energetica di questo periodo, non ci siamo trovati impreparati.” Così conclude Luca Baglia nel raccontare il progetto ed il suo funzionamento.

 

Lorenzo Angelini