Olio extravergine di oliva, per quanto tempo possiamo conservarlo nella latta

L’olio extravergine di oliva è indispensabile e lo è altrettanto il metodo di conservazione, ne va della sua qualità. Quali sono le cose utili da sapere.

Olio extravergine di oliva, un condimento fondamentale per fare in modo che molti piatti possano risultare saporiti fino ad essere eccezionali. L’Italia è tra i principali Paesi che allo stesso tempo producono e consumano l’olio extravergine di oliva, che è preziosissimo come pochi altri ingredienti in cucina.

Olio extravergine di oliva quanto dura nelle latte
Una latta per contenere dell’olio evo (Foto Canva – Inran.it)

Inoltre è apprezzatissimo anche per il fatto di essere dotato di numerose aggiunte assolutamente non trascurabili per quanto concerne l’ambito nutrizionale. E non a caso l’olio extravergine di oliva – accorciato spesso e volentieri in olio evo – è anche considerato da anni un elemento importante della Dieta Mediterranea, che a sua volta è stato introdotto all’interno della lista dei patrimoni dell’Umanità da parte dell’Unesco. Uno dei metodi più in uso per quanto riguarda le maniere di conservare l’olio extravergine di oliva è quello di riporlo all’interno della classica latta. Per quanto tempo si consiglia di tenerlo lì dentro?

Olio extravergine di oliva, i tempi consigliati per tenerlo nella latta

Ci sono anche altre tecniche di conservazione che presuppongono l’uso di bottiglie, taniche o damigiane, sempre meglio se in vetro. Ed in tutti questi casi è necessario fare in modo di prendere i dovuti accorgimenti e di tenere tali contenitori bene alla larga da eventuali fonti di calore dirette.

Olio extravergine di oliva quanto dura nelle latte
Dell’olio evo appena versato (Foto Canva – Inran.it)

Quindi niente luce del Sole e niente vicinanza a termosifoni, caminetti, forni, piani cottura della cucina e così via. I posti ideali per conservare l’olio sono la dispensa della cucina oppure la cantina. E si tratta quindi notoriamente di luoghi freschi, asciutti e puliti. I contenitori di latta però rappresentano quanto di meglio ci possa essere. Infatti danno una schermatura totale dall’esterno e proteggono come nient’altro riesce a fare l’olio che si trova al loro interno.

Non conservare un olio nel modo giusto porterà in maniera inevitabile ad intaccarne quelle che sono le proprietà organolettiche, quindi il sapore e l’odore. Ed anche le caratteristiche in ambito nutrizionale rischiano di subire un peggioramento non da poco in tal senso.

La temperatura ideale da considerare

Quindi è sempre necessario chiudere per bene qualsiasi contenitore scelto, oltre che evitare le sopra citate fonti di calore. I tempi consigliati per la conservazione dell’olio evo vanno dai sei mesi ai dodici.

Olio extravergine di oliva quanto dura nelle latte
Dell’olio evo appena versato (Foto Canva – Inran.it)

Poi però dopo l’apertura si consiglia di procedere con un consumo che possa essere il più rapido possibile. Ed in un ambiente con una temperatura che non vada mai al di sotto dei 12° e mail al di sopra dei 18°. L’acquisto di questo prodotto richiede delle opportune valutazioni, per fortuna ci sono le indicazioni giuste su come fare per individuare il miglior olio evo possibile quando andiamo a fare la spesa.

Occorre valutare la sua purezza, e non sempre quello di qualità rispetta le aspettative, in quanto può essere spacciato come un qualcosa di buono, di eccelso, e poi alla fine in realtà non lo è affatto. In fine questa tipologia di olio può essere utilizzata anche per friggere, ma è indispensabile prendere alcune precauzioni per evitare qualunque rischio.

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