Mantenere un segreto può avere un impatto negativo sulla salute mentale, questo perché mette in atto una serie di meccanismi di preoccupazione.
Ci sono segreti e segreti. Ci sono i segreti piccolini, che si tiene per sé e che influiscono poco sulla vita quotidiana, e ci sono segreti pesanti, che hanno tutt’altro effetto sulla nostra psiche. Mantenere un segreto, un segreto pesante, affermano gli psicologi, non è semplice, e comporta tante preoccupazioni e stress che possono inficiare sulla salute mentale.
Tutti, prima o poi, sono costretti a mantenere un segreto, anche piccolissimo. Mantenere un segreto è una cosa comune, che coinvolge l’intera popolazione mondiale. Una ricerca dimostra quanto sia dannoso tenere per sé qualcosa, e gli effetti psicologici dell’occultamento della verità possono comportare disagi, problemi e disturbi di vario genere.
Gli effetti dell’occultamento della verità: mantenere un segreto incide sulla salute mentale
Gli psicologi, attraverso i loro studi, parlano chiaro: i segreti sono un fardello, rappresentano un grosso peso da portare sulle spalle. Questi possono avere effetti negati sulla nostra salute mentale, ed è dimostrato quanto possano influire sulla qualità del sonno, sulla pressione sanguigna, e sull’aumento del rischio di ansia e depressione. Ma non solo.
Gli studi dimostrano che le persone che conservano un segreto, specie se questo è pesante, sono più propense all’abuso di alcool e droghe, e inoltre hanno più probabilità di soffrire di dolore cronico. Al segreto è associata una condizione di dolore, nonché un costante pensiero legato alle informazioni che non si devono divulgare.
Una ricerca della Columbia University dimostra che le persone che perdono tempo a rimuginare, tendono a manifestare stati emotivi negativi, confusione mentale, e anche sintomi fisici. Ciò avviene a causa dello stress, il quale consuma energia mentale, facendo emergere anche un senso di colpa, vergogna, paura o tensione. Mantenere un segreto comporta un certo costo psicologico.
Il costo psicologico del tenere un’informazione per sé
Il costo psicologico, naturalmente, varia in base all’importanza del segreto da tenere. Un conto è aver tradito il proprio partner, un conto è mantenere il segreto di una festa a sorpresa per un amico. In certi casi, addirittura si prova vergogna, in altri terrore. Ovviamente, tali sentimenti emergono quando si sa di aver combinato qualcosa di sbagliato.
Tuttavia, come affermano gli psicologi, sentirsi in colpa non è per forza una nota negativa. Il senso di colpa, infatti, può essere di aiuto per rafforzare i propri valori. Si è consapevoli dello sbaglio, perciò significa che ci si rende conto di aver superato dei limiti. La consapevolezza è parte importante dell’equilibrio mentale. Chi invece prova vergogna, ha più probabilità di stare male.
In tal caso, si va a intaccare il senso di autostima, ci si sente vulnerabili. Insomma, mantenere dei segreti non è sempre semplice. Un passo utile da compiere è quello di classificare le informazioni che si possiedono e si custodiscono. Molto spesso, infatti, il segreto che si custodisce si rivela essere di piccolo conto, e fa stare male inutilmente. Oppure, in altri casi, è un segreto talmente passato che, nella situazione presente, non conta più nulla.
È sempre bene evitare di tenere segreti inerenti alla propria famiglia, perché possono coinvolgere emotivamente, perciò meglio stabilire dei confini con le persone che intendano rivelare dei segreti. Più facile a dirsi che a farsi, ma si può provare. Molto spesso, gli psicologi consigliano di trascrivere tutto su un diario emotivo. Mettere tutto su carta aiuta a sfogarsi e ad alleviare il peso, perché è quasi come condividerlo con qualcuno.
