In gravidanza ci sono alimenti che si possono mangiare e altri che sarebbe meglio evitare: scopriamo a quale categoria appartengono i piselli.
Quando si è in dolce attesa, è importantissimo fare attenzione alla dieta e a tutto quello che mangiamo.
Seguire una corretta alimentazione è cruciale per garantire una buona salute sia alla mamma che al bambino. Ci sono anche moltissimi rischi legati a diversi alimenti, tanto che alcuni sono del tutto sconsigliati dagli esperti.
Piselli: si possono mangiare durante la gravidanza?
Prima di tutto, è importante capire cosa sono i piselli. Si tratta di legumi che appartengono alla grande famiglia delle Fabaceae, nota anche come leguminose. Tra le Fabaceae troviamo moltissimi alimenti come fave, lenticchie, fagioli, arachidi e lupini.
A loro volta, anche i piselli hanno delle differenziazioni. Ad esempio, ci sono quelli grinzosi (contengono più zuccheri) e quelli lisci che invece hanno un sapore più intenso e sono anche più ricchi di carboidrati e di amido. I piselli sono spesso utilizzati per preparare primi, contorni ed anche zuppe e minestre, ma anche creme e condimenti vari. Sono davvero molto versatili in cucina e possono essere utilizzati in moltissimi modi differenti.
Cosa succede se mangi piselli in gravidanza
I piselli sono una fonte eccezionale di acido folico, una sostanza essenziale per lo sviluppo sano del bambino. Inoltre, i piselli hanno anche moltissime altre proprietà benefiche. Per esempio, favoriscono l’equilibrio intestinale, abbassano il colesterolo e fungono anche da leggero diuretico.
Questo legume buonissimo contiene anche Vitamina K, una sostanza importantissima per la cicatrizzazione e la guarigione delle ferite e nota anche per favorire l’assorbimento di calcio. Nei piselli c’è anche la Vitamina A che aiuta la salute di pelle e mucose. La clorofilla aiuta il sistema immunitario rinforzandolo e stimola anche la produzione di globuli rossi.
Come vedi i benefici dei piselli sono tantissimi, ma tornando alla domanda iniziale: si possono mangiare durante la gravidanza? La risposta è: sì! Non solo i piselli si possono mangiare in tranquillità, ma sono anche importantissimi per la salute della mamma e del bambino. Ovviamente, non bisogna esagerare e si devono sempre seguire i consigli del medico che ti segue in questo periodo così importante della tua vita.
I piselli quindi sono considerati un alimento sicuro in gravidanza, l’unico accorgimento da adottare è quello di non mangiarli crudi, in quanto risulterebbero poco digeribili e potrebbero essere contaminati da sostanze pericolose. Quindi, sempre meglio lavarli bene (se li acquisti freschi) e poi cuocerli per bene. Anche se li prendi congelati o precotti, meglio cuocerli e farli ammorbidire per bene.
Quali sono i valori nutrizionali dei piselli
I piselli sono perfetti per essere consumati non solo dalle donne incinte, ma anche da chi vuole perdere peso. I piselli, infatti, contengono appena 80 kcal circa per 100 g. Quelli surgelai hanno ancora meno kcal, meno di 50 kcal per 100g. Invece, i piselli secchi sono molto più calorici, circa 290 kcal per 100g. I piselli Hanno pochissimi grassi, contengono proteine, fibre e carboidrati. Contengono anche minerali importantissimi per il nostro benessere, come magnesio, ferro e calcio; hanno anche Vitamina C, oltre a quelle che abbiamo visto prima.
Si possono mangiare i piselli anche durante l’allattamento?
Abbiamo visto se e cosa succede quando si mangiano i piselli durante la gravidanza, ma cosa succede quando si allatta? In realtà, anche durante questo periodo puoi tranquillamente mangiarli come meglio preferisci.
Basta fare attenzione agli effetti che i piselli potrebbero avere sull’organismo del bambino. Infatti, potrebbero presentarsi problemi di digestione per il bimbo, potrebbero formarsi gas intestinali ed altri sintomi legati alla digestione. Quindi, meglio sempre parlare col pediatra di questa situazione e non esagerare con i piselli e i legumi in generale. Si consiglia un massimo di quattro porzioni di legumi a settimana, ma questa indicazione è generica, è sempre caldamente consigliato parlarne con il proprio medico.
Aurora De Santis