La situazione che vede la presenza del papilloma virus nei maschi è piena di incertezze. E molti ragazzi ed uomini non sanno che possono contrarlo esattamente come avviene per le donne.
Papilloma virus nei maschi, la malattia colpisce in media un uomo su tre e si manifesta già durante la piena adolescenza. Si hanno infatti casi a partire dai 15 anni in poi e riguardo al papilloma virus va precisato che non si tratta di una patologie ben specifica ma di un insieme di infezioni che possono presentare dei tratti differenti, trasmettibili soprattutto a seguito di rapporti intimi.
Ma diversamente da quanto si possa pensare comunemente questa è una situazione che non riguarda solamente la popolazione femminile. Anche i ragazzi e gli uomini ne sono interessati. Una brutta notizia in merito all’HPV (abbreviazione del papilloma virus) vede un calo importante nelle vaccinazioni, specialmente dopo la pandemia del 2020.
Papilloma virus nei maschi, quali sono i possibili rischi
Anche l’Istituto Superiore di Sanità aveva affrontato quello che era un problema rivestito dalla diminuzione generale di ricorso ai vaccini contro questa malattia. Che addirittura anche prima della sopra citata pandemia, nel 2018, faceva riscontrare un 61,7% per la prima vaccinazione ed un 40,3% per il ciclo completo tra le donne ed una misura ancora più esigua per i maschi, rispettivamente del 4,1% e del 19,3%.
Fare prevenzione contro il Papilloma virus è importantissimo perché in assenza di un trattamento può avere luogo nel lungo periodo l’emergere di una qualche forma di tumore. Nelle donne è molto frequente in questi casi il sorgere del cancro all’utero ed alla cervice.
Un aumento delle vaccinazioni potrebbe portare a debellare queste tristi eventualità, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Bisognerebbe raggiungere almeno il 70% di controlli ed il 90% di vaccinazioni complete tra le donne. Le quali possono accorgersi di avere un tumore provocato dall’HPV solo mediante perdite di sangue dopo un rapporto carnale.
Il solo modo per riconoscerlo nei maschi
E per quanto riguarda i maschi la circolazione di questo virus rappresenta un rischio da non sottovalutare, in virtù della sua elevata frequenza di circolazione. I rapporti carnali possono avvenire ad ogni età e questo mette a rischio tutte le fasce di popolazione che raggiungono la maturazione in tal senso.
La inesperienza e la scarsa conoscenza nell’argomento tra i giovanissimi rischia poi di aumentare i possibili danni. Ci sono differenti ceppi dell’HPV ed i più rischiosi sono ritenuti il 16, il 31 ed il 18. Il problema, per quanto riguarda ragazzi ed uomini, è dato dal fatto che nel loro caso non esiste uno screening possibile allo scopo di potere individuare il virus.
Se tra le donne lo stesso può essere individuato con un test apposito od anche con un Pap test, per la popolazione maschile non è nota alcuna analisi ufficiale. Ed i sintomi che possono fare scattare un campanello di allarme possono essere delle possibili escrescenze all’organo genitale maschile, come ricorda la Fondazione Umberto Veronesi.
Come viene trattato l’HPV
Non esiste nemmeno un percorso a base di appositi farmaci da potere seguire e l’unica soluzione conosciuta per potere debellare l’HPV è rappresentata dall’intervento chirurgico. Si tratta di una operazione ritenuta a basso coefficienti di difficoltà, tant’è vero che in condizioni normali ha tranquillamente luogo in ambulatorio.
E viene compiuta con il laser escissione o mediante un trattamento di elettrochirurgia (LEEP). L’anestesia eseguita non è mai totale ma sempre locale. Contro questa malattia esiste anche una giornata mondiale ufficiale nel corso della quale fare informazione e prevenzione.