Nasce una nuova tecnica, non invasiva, per combattere le gambe gonfie determinate dal lipedema, un problema molto diffuso tra la popolazione.
Le gambe gonfie sono un problema che affligge gran parte della popolazione, un disturbo determinato da molteplici fattori. Si calcola che in Italia, almeno una donna su dieci (circa l’11%) è colpita da lipedema. Nello specifico, questa condizione è determinata da un progressivo e doloroso aumento di volume su tutta la gamba. Ancora oggi sono in corso diversi studi per capire la natura di questa problematica.
La manifestazione clinica consiste nell’accumulo di tessuto adiposo di tipo lobulare, localizzato nella parte inferiore del corpo, cioè dai glutei in giù. Questa condizione si traduce sempre con una notevole sproporzione della parte inferiore rispetto a quella superiore del corpo. La distribuzione dell’adipe non avviene solo nella parte inferiore, in certi casi anche nella parte superiore, dando al corpo femminile una forma particolare, con gambe sproporzionate rispetto al tronco e alle braccia.
Le estremità, quindi i piedi, non sono mai coinvolti. Come accennato, l’incidenza di tale condizione nella popolazione femminile è elevata, e solitamente questa patologia esordisce dopo la pubertà, progredendo nel corso degli anni. Secondo alcuni studi, la causa scatenante potrebbe essere una malattia poligenetica estrogeno dipendente, scatenata dal cambiamento ormonale.
Nasce ora una nuova tecnica, risultata particolarmente efficace per contrastare il problema, che sfrutta il movimenti di microsfere rotanti di silicone. Una tecnica non invasiva, chiamata Microvibrazione Compressiva Endosphères, capace di diminuire i sintomi della patologia, migliorando la salute delle gambe o delle braccia, sgonfiandole. La terapia prevede due sessioni di cura a settimana, per un ciclo di otto sedute.
Nel giro di un solo mese, la terapia riduce il dolore del 46%, diminuendo del 4% l’indice di massa corporea. Questa terapia è stata presentata al XX Congresso Mondiale di Flebologia UIP 2023 di Miami. È importante adottarla sin dall’esordio della malattia, la quale insorge prima attraverso la cellulite, a cui spesso si associa un linfedema, quindi un ristagno di linfa nei tessuti cutanei.
Dopodiché, il volume delle gambe aumenta progressivamente, comportando anche dolore, fino ad arrivare a un accumulo sproporzionato di tessuto adiposo. Si tratta di una patologia molto sottovalutata, che spesso viene confusa con la semplice cellulite o con il sovrappeso. Le gambe gonfie e doloranti, impediscono alla donna di muoversi agilmente, e anche di svolgere azioni comuni.
La nuova terapia può migliorare nettamente la quotidianità di una persona. Ovviamente, una donna deve comunque seguire un giusto approccio nutrizionale e svolgere attività fisica. Lo sviluppo della patologia dipende anche dallo stile di vita che si adotta.