Per quanto riguarda il codice deontologico, in Italia non esiste alcun riferimento che vieti una relazione sentimentale tra medico e paziente.
Si può instaurare una relazione sentimentale tra medico e paziente? Secondo tanti, un rapporto del genere andrebbe oltre il decoro professionale, e qualificherebbe il medico come poco professionale, o il paziente come approfittatore. Mescolare lavoro e vita privata è ancora oggi un argomento tabù, e viene concepito di cattivo gusto da gran parte della popolazione.
Eppure, non esiste un codice che faccia riferimento al divieto di instaurare una relazione sentimentale tra medico e paziente, almeno in Italia. In Gran Bretagna, invece, questo comportamento è severamente vietato, punibile con sanzioni più o meno gravi. Ultimo caso assurto agli onori della cronaca, ha riguardato un giovane dentista della Smile Clinic di Harley Street, sospeso dalla sua professione proprio perché aveva iniziato una relazione con una sua paziente.
Relazione sentimentale tra medico e paziente: è un comportamento accettabile oppure punibile
Il dentista, Sahil Petel, è stato sospeso dal clinica per aver stretto una relazione sentimentale con una sua paziente, una madre single. Nonostante le scuse dell’uomo, il quale, davanti alla corte, aveva chiarito che la donna non fosse più sua paziente, avendo concluso i trattamenti ai denti, il General Dental Council, lo ha condannato a una multa salata e alla sospensione dalla professione, per aver infranto il codice odontoiatrico.
Il General Dentil Council, che vigila su tutti i comportamenti dei dentisti inglesi, ha redatto un verbale di 17 pagine, nel quale ha ricostruito la vicenda. In pratica, Patel, dopo aver visitato la donna, in una delle sue sedute, ha approfittato del rapporto amichevole per lasciarle il suo numero di telefono. Dopo essere usciti a cena fuori, sono finiti a letto. Tuttavia, nei giorni seguenti, nonostante le chiamate della donna, Patel aveva riflettuto sull’accaduto, decidendo di non vederla più.
Secondo il fascicolo redatto dal General Clinic Council, la donna era stata abusata e abbandonata, la commissione, perciò, ha dimostrato che Patel era stato ben consapevole della sua violazione deontologica. Si tratta di una condanna giusta? In Italia, questo tipo di divieto non è esplicito, ed è vigente soltanto per quanto riguarda gli psicologi. Eppure, è una realtà molto diffusa.
Secondo le stime, il 2% dei pazienti si innamorerebbe del proprio medico. I più colpiti dal fenomeno sarebbero ginecologi, pediatri, psichiatri e medici di famiglia. In realtà, anche se apparentemente innocente, un rapporto del genere potrebbe non essere troppo salutare per il paziente, e forse neanche per il medico. Il medico, infatti, dovrebbe essere una figura esterna, per evitare che questi possa abusare del suo ruolo.
Inoltre, si evita una sorta di sudditanza psicologica del paziente nei confronti del medico. Tuttavia, come per ogni cosa al mondo, esiste un equilibrio tra lavoro e vita privata, e dipende da soggetto a soggetto. Comunque sia, anno dopo anno, sempre più persone tollerano una relazione tra medico e paziente. Se 20 anni fa, i contrari erano l’83%, oggi si è raggiunto il 68%.