Qual è il latte migliore al supermercato da tenere in considerazione per i nostri acquisti, i consigli su quale comprare per non sbagliare e per non correre rischi.
Latte migliore al supermercato, quale conviene acquistare quando andiamo a fare la spesa? Una inchiesta apposita condotta dalla rivista il Salvagente prova a fornire una risposta e lo fa analizzando diverse marche tra le tante presenti in vendita. Ce ne sono ben venticinque finite sotto alla lente del microscopio, con altrettanti campioni analizzati a fondo in laboratorio allo scopo di studiarne le proprietà sia nel bene che nel male. Tra i criteri presi in disamina per stabilire quale sia la marca di latte migliore al supermercato (e nei discount, n.d.r.) ce ne sono diversi.
Tra questi ad esempio spicca anche la eventuale presenza di sostanze che potrebbero rivelarsi potenzialmente nocive per la salute dei consumatori. Tutti i campioni di latte studiato in laboratorio appartengono a varietà di latte intero proveniente da allevamenti situati in Italia. Si parla sia di latte fresco che di microfiltrato. L’attenzione era focalizzata soprattutto sulla possibile presenza di batteri, antibiotici e farmaci animali, micotossine ed altro.
Ad essere premiati sono quei marchi che si sono rivelati capaci di mostrare le maggiori garanzie in termini di freschezza dei loro prodotti ed in ambito nutrizionale e di processi di lavorazione, come ad esempio la pastorizzazione. Purtroppo il test in questione ha evidenziato anche il sussistere di quello che viene indicato come un difetto non da poco. E che riguarda l’assenza di sostanze quali amminoacidi essenziali e perossidasi, che sono considerate molto utili.
Anche le condizioni di igiene hanno rivestito una importanza di rilievo nel portare a stabilire quella che è la classifica di qualità in ordine discendente. C’è anche una ulteriore classificazione delle tipologie di latte coinvolte in questa analisi. Sono presenti non solo quello fresco ma anche quello a lunga conservazione e quello senza lattosio, concepito appositamente per chi è intollerante. Entrambe sono ritenute anche più salutari rispetto al latte intero, che è più grasso anche se più saporito.
C’è da dire che questa analisi risale a gennaio del 2023 ma è stata riproposta nel corso degli ultimissimi giorni, per cercare eventuali aggiornamenti. Nel novero adesso sono stati inclusi anche i discount. La classifica di quelle che sono ritenute le marche di latte migliori tra quelle ad oggi presenti in commercio è la seguente:
1) Carrefour Original.
2) Latte Esselunga.
3) Latte Lidl.
4) Esselunga Latte Bio (latte microfiltrato).
5) Conad Latte Più tempo (latte microfiltrato).
6) Eurospin Latte Pascoli italiani (latte biologico).
7) Parmalat Zymil (latte senza lattosio).
8) Coop latte fresco Alta qualità.
9) Granarolo Bio intero.
10) Mila intero latte Fieno Alto Adige.
La classifica relativa allo scorso mese di gennaio è invece la seguente, con solo le prime nove posizioni note.
1) Latte Arborea.
2) Mila latte senza lattosio.
3) Candia Gran latte.
4) Parmalat Bontà parzialmente scremato.
5) Granarolo latte intero UHT.
6) Parmalat Zymil alta digeribilità magro UHT a lunga conservazione.
7) Seguono Selex alta qualità fresco.
8) Sterilgalda latte parzialmente scremato.
9) Todis Colle Maggio latte fresco.
La tipologia di latte più diffuso è quello di mucca; ebbene, per quale motivo è molto importante berlo e da quando dovremmo iniziare? Esistono anche alcune alternative del tutto diverse come ad esempio il latte d’avena e quello di mandorle ed in molti si sono chiesti tra i due quale sia il più salutare e conveniente. Infine una novità che ha sconvolto in tanti è l’approdo del latte di scarafaggio come possibile nuova alternativa sul mercato. A quanto pare lo stesso possiederebbe delle proprietà uniche. Ad ogni modo una cosa che non dovremmo mai dimenticare di fare è consultare le informazioni riportate sul retro delle confezioni, e conservare il latte per bene.
A casa va tenuto in un luogo fresco e lontano da fonti di calore dirette, ed una volta aperto deve essere consumato entro due o tre giorni al massimo, ed andrà anche tenuto ben chiuso o con eventuali aperture (è il caso dei classici brick di cartone) ripiegati per impedire il passaggio dell’aria.