A quanto pare la Svezia è voluta tornare al passato dimenticandosi di pc, smartphone e tecnologia a scuola per tornare a carta e penna.
La tecnologia ha fatto enormi passi avanti negli ultimi anni, al punto che in soli vent’anni ci si è dimenticato di com’era viaggiare in treno sfogliando un giornale, camminare per strada osservando i volti delle persone e vivere la vita al di fuori degli smartphone.
Sono moltissimi i pro della tecnologia, grazie a quest’ultima è possibile essere aggiornati, conoscere le vicende che accadono dall’altra parte del pianeta, fare calcoli quantistici, risolvere enigmi che da sempre hanno costretto l’uomo all’ignoranza, insomma, la tecnologia ha portato tanto, ma quanto abbiamo dato in cambio? Negli ultimi anni sono cambiati i nostri approcci verso molti aspetti della vita, del lavoro, della famiglia ma anche della scuola.
In effetti la scuola è cambiata molto in confronto a diversi anni fa, le classi sono diventate smart, lavagne elettroniche, registri delle assenze e pianificazioni su tablet, esistono software per elaborare persino i test da ammettere in classe, insomma la scuola è molto diversa a come si rappresenta nei tuoi ricordi. In Italia invece si torna a scuola ma ci si preoccupa del Covid: quali sono le regole.
Scuola in Svezia: addio a Pc e Smartphone, si ritorna alle origini
Sono diversi i paesi che si stanno approcciando ad un nuovo modo di fare la scuola, la tecnologia rappresenta infatti un notevole aiuto per gli studenti e gli insegnanti, c’è però chi non crede questo possa essere esattamente il futuro che ci si aspettava. Inoltre stanno nascendo sempre nuovi modi per fare la scuola, hai mai sentito parlare del Micro-Schooling?
La Svezia infatti sta decidendo di tornare al vecchio modo di fare scuola, come ti chiederai, semplice: con carta e penna! Le motivazioni che hanno spinto al dietrofront sembrano essere diverse, la prima tra tutte è il calo di prestazione scolastica degli studenti. Sembra infatti che l’utilizzo eccessivo di tablet in classe abbia in qualche modo limitato l’apprendimento dei ragazzi nello scrivere e comprendere i testi, oltre ad aver diminuito i compiti e il coinvolgimento degli insegnanti in aula.
Cosa succede in Svezia
Anche se la Svezia è uno dei paesi con il più alto tasso di scolarizzazione al mondo, sembra che la tecnologia abbia causato diversi cali nell’apprendimento nelle scuole, questo dato è però associato a diversi fattori.
Anche secondo l’UNESCO, è fondamentale che le scuole siano all’altezza del proprio ruolo diventando sempre più connesse e avanzate, ma ciononostante non bisogna affidare tutto alla tecnologia, bensì utilizzarla nel modo opportuno senza mai sostituire il ruolo degli insegnanti. Esistono anche diversi studi che associano la tecnologia alla compromissione dello sviluppo nei bambini, ecco di cosa si tratta.
Proprio per questo il Governo Svedese ha deciso di investire più di 40 milioni di euro per riportare in classe il materiale scolastico che da sempre era presente in classe ma che era totalmente sparito negli ultimi anni. Si spera che questo possa aiutare i giovani studenti ad impegnarsi nel comprendere e produrre testi scritti senza le diverse agevolazioni che la tecnologia poteva fornirgli in questi anni.