Tra i disturbi della personalità più diffusi c’è quello che viene definito come disturbo borderline: di cosa si tratta e cosa fare?
Se ne sente parlare spesso, e non a caso è uno dei disturbi psicologici più diffusi al mondo. Il disturbo borderline della personalità (DBP) è un disturbo caratterizzato da instabilità nelle relazioni interpersonali, ma non solo, perché si ha un’immagine instabile di sé e del proprio umore, e si ha una grande difficoltà nell’organizzazione del proprio pensiero.
Una persona borderline ha frequenti e repentini cambiamenti di umore, non riesce a gestire le proprie emozioni, e così può passare da un istante felice e calmo, a uno in cui piange e si sente triste, nel giro di pochi secondi. L’instabilità emotiva, chiaramente, è il fattore principale di questo disturbo. In tanti confondono il borderline con il bipolarismo, ma sono due cose apparentemente simili, ma diverse.
Come comportarsi con una persona che soffre di disturbi borderline della personalità
Per quanto possa essere utile auto analizzarsi, cercando di capire il perché di tale comportamenti, interrogandosi su se stessi, le autodiagnosi spesso sono errare o interpretate male. Per questo motivo, è sempre meglio ricorrere all’aiuto di figure specializzate. Parlare di se stessi, spesso, può essere un tabù, ma non c’è nulla di male nel confrontarsi con una persona esterna.
Sempre più persone famose, attraverso i loro canali social, stanno parlando dei proprio disturbi mentali, e ciò è un bene, perché permette di abbattere questa sorta di muro. Parlare di salute mentale fa bene alla società, e fa bene al soggetto in questione, perché, nella maggior parte dei casi, il DBP è accompagnato da disturbi alimentari o da abuso di sostanze stupefacenti.
Le esperienze negative subite soprattutto nei primi anni di vita influenzano tantissimo il carattere di una persona, e contribuiscono fortemente alla nascita di questi problemi emotivi. Spesso, il disturbo è accompagnato da sintomi precisi, come autolesionismo, instabilità di umore, impulsività, disturbo d’identità, difficoltà nel gestire la solitudine, rabbia insensata.
Di solito, soggetti borderline sono ipercritici nei propri confronti, si sentono in colpa, godono di scarsa autostima, inoltre mostrano alti livelli di alessitimia, ossia l’incapacità di sviluppare relazioni sociali sane e genuine. Le terapie per affrontare tale situazione sono sedute con uno psicoterapeuta, per gestire emozioni e stati di stress, ma anche ricorrere a una terapia farmacologica. In base alla gravità del disturbo, si procede applicando delle terapie specifiche, di tipo cognitivo-comportamentale.