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Bravi efficienti e determinati, ma sul lavoro si devono imporre dei limiti per non impazzire

Pubblicato da
Andrea Cerasi

Il lavoro deve essere sempre preso seriamente, bisogna lavorare bene ed essere efficienti, ma occorre mettere anche dei paletti.

Di questi tempi, avere un lavoro è un gran privilegio, quando in realtà dovrebbe essere un diritto. Al di là delle questioni etiche, comunque, sul posto di lavoro bisogna mantenere un certo atteggiamento. Bisogna essere efficienti, seri, preparati. Un lavoro svolto con superficialità, di certo, non porta a nulla di buono, né con i clienti né con il proprio datore. A volte, si logorano i rapporti persino tra colleghi.

Rischi sul lavoro (Canva) – Inran.it

Insomma, l’impegno è alla base di qualsiasi mansione, se c’è la passione, poi, ancora meglio, perché si fa un lavoro che si ama, cosa per pochi fortunati. Tuttavia, lo stress lavorativo è ormai diventata una delle principali malattie della società moderna, e comporta problemi psicologici e fisici anche gravi. Lo stress sul posto di lavoro non deve mai essere sottovalutato. Ma c’è anche altro che bisogna tener presente.

Mettere paletti sul posto di lavoro per non impazzire e rischiare di essere schiacciati

Stress lavorativo (Canva) – Inran.it

L’impegno va bene, sempre e in ogni caso, ma l’estrema disponibilità è un’arma a doppio taglio. Ci sono tanti lavoratori che, pur di compiacere il proprio capo, o magari per mirare a una promozione, o semplicemente perché si è gentili, si sacrificano troppo. Essere troppo disponibili sul lavoro può scatenare certe problematiche. E poi lo sappiamo tutti che quando si è troppo disponibili, c’è chi ne approfitta.

Non soltanto il capo, ma anche gli altri colleghi, potrebbero approfittare di questa virtù, schiacciando il lavoratore, portandolo all’esaurimento. Ci sono richieste a cui è difficile dire di no, ma ogni tanto bisogna dirlo. Occorre mettere dei paletti, perché nessuno è schiavo di nessuno. Se si dice sempre di sì, si rischia di essere spremuti, e di sostenere troppe responsabilità.

Malessere in ufficio (Canva) – Inran.it

L’estrema disponibilità, a volte, può creare insoddisfazione, stanchezza, stress, sovraccarico. Questi elementi, sul lavoro, ma anche sulla vita quotidiana, non fanno bene. Occorre essere ambiziosi, determinati, seri, ma tenendo sempre presente la propria vita privata. L’equilibrio tra lavoro e vita privata è essenziale, altrimenti si rischia di finire nella condizione di burnout, termine che oggi va tanto di moda.

Bisogna saper distinguere disponibilità da proattività. Essere proattivi aiuta a portare avanti l’azienda, è una collaborazione tra un team, quindi si lavora tutti insieme. La disponibilità significa mettersi sulle spalle un carico e una responsabilità, tutto da solo.

La disponibilità, affermano gli esperti, deve essere frutto di una negoziazione, quindi si fanno degli accordi, che devono essere trasparenti. Senza perdere uno spirito altruista ed continuando a essere gentili, bisogna porre dei limiti. Imporre dei limiti significa far valere la propria libertà e il proprio equilibrio mentale.

Andrea Cerasi

Romano, laureato in Lettere all'Università La Sapienza di Roma, è autore di romanzi e saggi. Appassionato di ambiente e di sostenibilità, amante della natura e degli animali.