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Formiche di fuoco: la nuova specie invasiva che distrugge i raccolti

Pubblicato da
Lisa Girello

Non bastava il granchio blu a terrorizzare le coste dell’Italia, mangiando ogni raccolto di vongole. Adesso arrivano anche le formiche di fuoco che invade e distrugge i raccolti. 

La formica di fuoco (Solenopsis invicta), ha un potente pungiglione, danneggia i raccolti e può infestare le apparecchiature elettriche, tra cui automobili e computer. È considerata una delle specie invasive più distruttive, in grado di formare rapidamente supercolonie con regine multiple. Le colonie predano invertebrati, vertebrati più grandi e piante, distruggendo la vegetazione autoctona e privando le altre formiche, insetti e ed erbivori autoctoni del loro cibo.

Formica di fuoco (Canva – Inran.it)

È la quinta specie invasiva più costosa al mondo e si è diffusa attraverso il commercio umano dal Sud America, sua terra d’origine, al Messico, ai Caraibi, all’Australia e agli Stati Uniti, dove ogni anno causa danni per 6 miliardi di dollari. Questa specie, ora, è riuscita a toccare la penisola italiana.

Allarme formiche di fuoco: la nuova specie invasiva ha colpito l’Italia

A causa del cambiamento climatico e dei commerci, la formica di fuoco ha trovato terreno fertile vicino alla città di Siracusa, dove i ricercatori hanno identificato 88 nidi su 5 ettari. Secondo le analisi genetiche contenute in uno studio pubblicato su Current Biology, le colonie invasive potrebbero provenire dalla Cina o dagli Stati Uniti.

Formiche che mangiano (Canva – Inran.it)

La formica rossa è una specie amante del caldo, per questo fino adesso non si avevano tracce i questa specie invasiva in nessun paese europeo. Anzi solo casi sporadici in Spagna o in Francia. Tuttavia, a causa del riscalamento climatico attuale, i ricercatori hanno concluso che potrebbe insediarsi in circa il 7% dell’Europa. Nel clima attuale, metà delle aree urbane europee sarebbero climaticamente adatte a questa formica pericolosa, comprese grandi città come Londra, Parigi, Roma e Barcellona. Con il riscaldamento globale, il continente diventerà molto più adatto alla specie e ne favorirà la diffusione in Europa con il tempo.

Formiche ammassate (Canva – Inran.it)

Dotata i pungiglione, la sua puntura può risultare dolorosa e causare reazioni allergiche portando anche allo shock anafilattico. Tuttavia, le conseguenze più gravi del suo insediamento è l’ecosistema, come accennato in precedenza. Risulta necessario adoperarsi per affrontare l’ennesimo segnale di crisi climatica. Riadoperarsi e adattare nuovi processi per poter debellare il problema. Per esempio, trasformandole in opportunità attraverso il campo alimentare.

Lisa Girello

Laureata in Scienze e Tecnologie della Comunicazione nel 2021, da sempre mi appassiona la scrittura. Divoro libri da che ne ho memoria ma le mie passioni più grandi sono il cinema, le serie tv, anime e manga. Da brava curiosa quale sono, adoro scoprire cose nuove e collaborare con Inran mi da la possibilità di farlo ogni giorno.