A che cosa serve e qual è la differenza tra il burro normale e il burro chiarificato? È vero che quest’ultimo è utile per migliorare la salute dei nostri occhi?
Burro chiarificato, si dice che la sua assunzione faccia bene all’apparato visivo rinforzandone la struttura. È vero tutto questo oppure si tratta di una affermazione priva di fondamenta mediche? Quel che sappiamo in merito al burro chiarificato è che l’inserimento di questo ingrediente nelle proprie abitudini alimentari comporta una più aumentata assunzione di vitamina A. Il burro chiarificato si ottiene dopo avere sottoposto del burro normale ad una elevata esposizione ad alte temperature.
Questo comporta una eliminazione di proteine ed acqua, con una conformazione costituita al 99% da lipidi. Così si ottiene per l’appunto il burro chiarificato, ideale per le fritture visto che resiste altamente al calore. Il suo punto di fumo è posto infatti a 252°, cosa che garantisce una frittura più sana. Infatti rompere il punto di fumo (cosa che avviene già a 120° con altri tipi di ingredienti come le diverse tipologie di olio) porta alla formazione di acrilammide, che è una sostanza molto nociva per la salute.
Burro chiarificato, cosa fa?
L’acrilammide è ritenuto potenzialmente cancerogeno eppure lo mangiamo praticamente tutti i giorni. Questo rischio viene dunque minimizzato utilizzando il burro chiarificato, che contiene non pochi grassi proprio come la sua controparte normale. Ma ci sono diversi studi che attestano come, nonostante l’assunzione di questo alimento porti ad un aumento di trigliceridi all’interno del sangue, se tale ingrediente viene consumato nelle quantità consone settimanali consigliate da un dietologo o da un nutrizionista non ci siano particolari contraccolpi per la salute. I grassi del burro chiarificato sono costituiti da acidi grassi a catena corta, facilmente digeribili e che quindi non si depositano andando ad aumentare il tessuto adiposo. Basta consumare questo burro, così come qualsiasi altro tipo dello stesso, in quantità ridotte e certamente non tutti i giorni. E per quanto riguarda gli occhi?
Che cosa c’è in questa tipologia di burro
Ci sono in effetti dei riscontri positivi in merito al fatto che tale varietà di burro apporti dei miglioramenti all’apparato visivo. All’interno di quello chiarificato in particolare si trovano un buon contenuto di vitamina A e di acidi grassi omega 3, che vengono utilizzati proprio dagli organi oculari. Il fatto è che gli esperti consigliano di impiegare altre fonti per assorbire e poi sintetizzare questa vitamina e questi grassi buoni, come ad esempio la frutta secca oppure dei frutti come l’avocado. I quali possono essere assunti con maggiore frequenza perché non certo grassi come lo è il burro.