Come funziona la dieta Scarsdale, in che modo fa dimagrire e che cosa consente o non consente di mettere in tavola. Le informazioni utili da sapere.
Dieta Scarsdale, è in circolazione da tempo ed a giusta ragione, dal momento che riesce a dare i risultati desiderati in sole quattro settimane. Ci sono però delle cose che c’è il bisogno di sapere in merito a questo percorso, per chiunque abbia intenzione di cimentarsi con la dieta Scarsdale. Anzitutto non è un qualcosa di semplice da seguire. E poi in ogni caso è necessario chiedere delle informazioni ad un nutrizionista oppure ad un dietologo, senza fare di propria iniziativa.
Anche perché la dieta Scarsdale si basa su di un taglio importante di carboidrati, cosa per la quale non bisognerebbe mai andarci alla leggera. Per questo è importantissimo sapere il parere di un esperto. In caso contrario perderemmo molte energie e potremmo manifestare dei danni ai reni ed al fegato. In realtà la durata di questa dieta deve essere di massimo due settimane. Altre due serviranno per adattarsi al cosiddetto mantenimento, per impedire di assumere di nuovo i chili persi. Eventualmente poi si potrà ripetere il tutto.
Dieta Scarsdale, che cosa mangiare e cosa evitare
Ci sono dei tipi di verdure e di ortaggi che non sono ammessi perché hanno un quantitativo di carboidrati troppo elevato. Su tutti le patate, ma anche i fagioli, le lenticchie ed i piselli. La fase iniziale prevede l’assunzione di 1000 kcal ogni giorno mediante il 35% di carboidrati complessi ed il 43% di proteine. Il tutto mangiando insalate e verdure fresche di stagione, da condire con succo di limone, aceto, spezie ed erbe aromatiche.
Sono contemplate poi la carne bianca senza pelle, di pollo e di tacchino, ed il pesce. Tutti da cuocere alla piastra, alla griglia o bolliti. Una volta raggiunta la perdita di peso ideale, dopo il quattordicesimo giorno, scatta il mantenimento. Evitando, come è facile intuire, tutti quei prodotti che non hanno alcun apporto nutrizionale e che danno solo zuccheri, grassi e che fanno notoriamente ingrassare. Si tratta di cibo spazzatura, confezionato, dolci, snack salati, bevande dolci, gassate e di alcolici, anzitutto.
Perché chiedere il parere di un esperto è fondamentale
Ma anche il pane, la pasta ed il riso vanno limitati, in questa dieta. Non tagliati, limitati. Per quanto riguarda la frutta vanno prediletti quegli esemplari con poco zucchero, come arance e pompelmi. E ripetiamo ancora una volta che è per questo che un esperto in fatto di alimentazione andrà necessariamente interpellato, perché ci potrà dire quanti e quando mangiarne. Mentre sono off limits anche la carne rossa, i salumi, gli affettati, i dolci e le leguminose.