Tragedia all’ospedale Annunziata di Cosenza, dove due fratellini di pochi mesi sono stati ricoverati: morto il più grande, in gravi condizioni il più piccolo.
Ieri il dramma all’ospedale Annunziata di Cosenza, dove i genitori hanno accompagnato i loro due bambini, il maggiore di 15 mesi, il minore di 5 mesi, entrambi con la febbre altissima, oltre i 40 gradi, e con uno stato clinico già compromesso. Dopo qualche ora dal ricovero, il fratello più grande è deceduto, mentre il più piccolo, in condizioni gravissime, è stato trasferito al Bambin Gesù di Roma.
È accaduto ieri mattina, quando i genitori, cittadini di Cassano all’Ionio, Comune in provincia di Cosenza, in Calabria, si sono accorti che i loro due bambini stavano male. Hanno subito misurato loro la febbre, scoprendo che la temperatura corporea di entrambi superava i 40 gradi. I fratellini sono stati immediatamente portati all’ospedale di Castrovillari, per poi essere trasferiti all’Annunziata.
I bambini, oltre alla febbre alta, presentavano sintomi di disidratazione e difficoltà respiratorie. Ricoverati al reparto di terapia intensiva neonatale, il fratellino maggiore è deceduto dopo qualche ora. Per il bambino più piccolo, di soli 5 mesi, è stato disposto il trasferimento a Roma, all’ospedale pedriatrico Bambin Gesù. Il bimbo è giunto nella Capitale durante la notte, con un volo militare partito da Lamezia Terme.
Secondo le notizie di questa mattina, il piccolo resterebbe in condizioni gravi ma stabili. Nel frattempo, i medici di Cosenza hanno avviato gli accertamenti per stabilire l’origine del malore. Dai primi test, si esclude un’infezione batterica da meningococco, tuttavia, si sospetta un’infezione virale molto aggressiva. Al momento della morte del bimbo più grande, i genitori sono andati in escandescenza, scioccati dall’accaduto.
Si sono vissuti attimi di tensione all’ospedale cosentino. Come riporta la Gazzetta del Sud, sono dovute intervenire le Forze dell’Ordine per placare l’ira del padre, il quale, una volta venuto a conoscenza della morte del figlio, ha iniziato a spaccare varie attrezzature e a lanciare sedie. La famiglia, che vive in una zona di campagna, potrebbe essere stata soggetta a danni provocati da fattori ambientali.
L’ipotesi maggiormente presa in considerazione è quella della presenza di un batterio nell’acqua di un pozzo situato nel terreno di proprietà della famiglia, che potrebbe aver scatenato vomito e dissenteria nei due bambini e per diversi giorni. Gli organi di entrambi infatti, sono risultati particolarmente compromessi. Le condizioni dei bambini sono apparse sin da subito molto delicate.