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Alimenti e Nutrizione

Che frutta mangiare dopo i 60 anni per stare bene

Pubblicato da
Salvatore Lavino

I consigli su che frutta mangiare dopo i 60 anni, specialmente se si hanno delle patologie come diabete e non solo. I suggerimenti utili.

Che frutta mangiare dopo i 60 anni? Più si va avanti con l’età e più bisogna fare attenzione a ciò che si porta in tavola o si mette sotto ai denti a metà mattinata od a pomeriggio inoltrato. E di certo la frutta rappresenta una componente importante per chiunque, dai bambini agli anziani. Infatti la stessa è foriera di vitamine, fibre, minerali ed antiossidanti, tutti elementi molto utili per potere stare bene. Patologie come il diabete però potrebbero frenare l’assunzione di questo o di quel prodotto della terra.

Un pranzo fuori porta con della frutta (Foto Canva – Inran.it)

Ed allora che frutta mangiare dopo i 60 anni? Va fatta una premessa, e cioè che essere abituati a fare degli assaggi, misurando la quantità di frutti assimilati, difficilmente può portare ad avere degli effetti collaterali per la salute. Possiamo riservare lo spuntino di metà mattinata o la merenda nel cuore del pomeriggio proprio alla frutta. Ma alcuni tipi della stessa sono più indicati di altri, proprio per una questione di salute.

Che frutta mangiare dopo i 60 anni, i consigli utili

Due persone anziani che pranzano insieme con la frutta (Foto Canva – Inran.it)

Se c’è una situazione di diabete in corso allora sarebbe meglio evitare i fichi e l’uva, che hanno un elevato contenuto di zuccheri naturali, fruttosio e glucosio nello specifico. In questi casi è meglio limitarsi ad un assaggio saltuario e molto contenuto, ogni tanto. Mentre è importante riservare dello spazio importante a frutti dotati di molta vitamina C e di fibre.

Cosa mangiare per stare sempre bene

Un uomo anziano e della frutta in un negozio di alimentari (Foto Canva – Inran.it)

Tra questi spiccano il kiwi, la mela (specialmente quella verde), il melograno e l’arancia, oltre che i mandarini. Tutti quanti hanno vitamine varie, polifenoli ed i già citati fibre, antiossidanti e minerali vari. Vanno bene anche le banane, angurie e meloni di ogni tipo.

Poi anche la frutta secca è la benvenuta, specialmente se in quantità da 30 grammi per volta, una volta al giorno. Le mandorle sono molto indicate, ma anche le noci e le nocciole apportano il loro importante contributo in ambito nutrizionale. La frutta secca, oltre a fornire le fibre ed i minerali dei quali abbiamo bisogno, ci consente anche di tenere a bada eventuali livelli in eccesso di colesterolo.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.