Diabete, chi ne soffre può mangiare la semola? Arriva la risposta da parte degli esperti. Tutti i dettagli.
Il diabete è una malattia che vede un elevato livello di glucosio nel sangue: ossia la sostanza che da energia a tutte le cellule del nostro corpo. È possibile dividere il diabete in due tipologie.
Si parla di diabete di tipo 1 quando vogliamo indicare una malattia autoimmune dove il corpo è in grado di attaccare al tempo stesso di distruggere tutte le cellule del pancreas che secernano l’insulina. Quando, invece, il diabete è di tipo 2 vuol dire che può essere combinato da molteplici fattori come ad esempio l’ereditarietà, l’obesità e uno stile di vita troppo sedentario.
Diabete, è possibile mangiare la semola? Cosa dicono gli esperti
Il diabete di tipo due e quello più comune e tra i sintomi più frequenti possiamo registrare l’aumento della sete e della diuresi, possibile perdita di peso, affaticamento e stanchezza e l’insorgere di frequenti infezioni.
Chi soffre di diabete deve necessariamente seguire uno stile alimentare diverso e misurato, poiché occorre controllare e fare in modo che il livello del glucosio nel sangue non sia alto. Ad esempio, frutta e verdura sono senza alcun dubbio consigliate nella dieta. Ma in modo particolare per quest’ultima bisognerà valutare dei frutti con un basso contenuto di zucchero. Mele, pere arance sono indicate.
Le proteine, così come i grassi sani migliorano il livello di colesterolo dunque carne magra, pesce, uova e legumi possono essere inserite nella dieta. Una domanda particolarmente gettonata è la seguente: chi soffre di diabete può mangiare la semola? La risposta è sì, purché venga valutata la porzione e la quantità di carboidrati. Un consiglio utile è affiancare la pasta alle fibre per ridurre la glicemia.
Per fare in modo che il livello di glucosio non salga in maniera preoccupante, la porzione indicata in raccomandata dal proprio medico non dovrà essere superata. Si necessita, dunque, che ci sia un costante monitoraggio. La semola resta, in ogni caso, un ottimo ingrediente poiché contiene la vitamina B e le fibre – fondamentali per l’organismo.
Dunque è opinione comune degli esperti mangiare con moderazione perché è importante che non salga il picco glicemico. Il diabetico può consumarla in una dieta sana, in quanto l’indice è solo di 44.