È una delle domande esistenziali più importanti, e che tutti noi ci poniamo almeno una volta nella vita: cos’è l’amore e qual è la sua definizione?
Una delle domande esistenziali che tutti noi, almeno una volta nella vita, ci siamo posti è: “Che cos’è l’amore”? Non è semplice rispondere, o meglio, le riposte potrebbe essere ipoteticamente migliaia. Questo perché ogni persona ha la sua percezione, la sua concezione, e dona un valore diverso a questo sentimento. Che poi, si tratta del sentimento supremo, quello che manda avanti il mondo intero.
Non è per niente facile dare all’amore un significato univoco sul quale trovare tutti d’accordo. L’amore non è un sentimento che proviamo solo nei confronti del partner, ma è molto più esteso, è il sentimento che proviamo nei confronti dei nostri animali, dei nostri amici, per i figli e per i nipoti. L’amore è una ragione d’essere, e si presenta sotto forme diverse.
Ogni amore è diverso, l’amore per il partner è, ad esempio, un amore che comporta passione e desiderio, dunque diverso da quello che proviamo per i nostri amici, oppure per i nostri animali domestici, dove il sentimento, più che altro, consiste in un forte affetto. Di base, però, l’amore è un sentimento che ci spinge ad accettare l’altro così com’è e a non chiedere nulla in cambio dell’affetto smisurato che si prova.
Dell’amore si parla da secoli e secoli, e questo sentimento è stato ,ed è tutt’ora, oggetto di innumerevoli opere letterarie tramandate nel tempo. Il fulcro dell’animo umano, al quale intoniamo canti, poesie, romanzi, canzoni, preghiere, cerimonie, e molto altro. L’amore è sempre con noi, fa parte della nostra quotidianità, anche se spesso non ce ne rendiamo conto. Non solo, oltre ad essere oggetto di numerose opere artistiche, l’amore è anche uno dei temi più gettonati per gli studi di psicologia.
Come accennato, dare all’amore un significato univoco è difficile, ed è altrettanto difficile pensare che l’amore consista di una singola emozione. In realtà, questo comprende una molteplicità di emozioni. Se si pensa a questo sentimento, è facile ricondurlo a sensazioni come la felicità, la disperazione, la tristezza, il desiderio e tante altre emozioni ancora. La varietà di sensazioni che scatena è legata anche alle varie fasi dell’amore.
Dal punto di vista psicologico, l’amore, quello vero e perfetto, dovrebbe essere un sentimento che dona tutto verso l’oggetto del proprio amore, senza richiedere nulla in cambio. Allo stesso modo, chi ama veramente, è pronto ad accettare dall’altro tutto quello che l’altro può dargli, senza alcuna pretesa e senza aspettative, proprio perché dall’amore vero non si aspetta nulla.
Per questo motivo, l’amore vero dovrebbe generare solo sensazioni di desiderio e felicità. Quando, invece, l’amore ha pretese, oppure non dona felicità, pace interiore e armonia, allora si tratta di un amore che genera dolore e tristezza. In generale, l’amore vuol dire comprensione, perdono e fiducia, ma anche accettazione, e non consiste nella pretesa di cambiare l’oggetto del nostro amore.