Seguire una dieta e consumare sempre gli stessi alimenti può essere noioso, per questo è importante effettuare una certa rotazione.
Seguire un regime alimentare limitato, quindi adottare una dieta specifica, oltre a comportare un certo sacrificio e una certa costanza, può essere anche noioso. Questo perché, di solito, si consumano sempre gli stessi alimenti. Per questo motivo è importante effettuare la rotazione del cibo, in particolare delle fonti proteiche a tavola, ogni settimana.
Riuscire a variare le fonti proteiche a tavola aiuta a proseguire la dieta, stimolando il palato e organizzando meglio il menù da portare in tavola. Ovviamente, lo stesso andrebbe effettuato anche con i carboidrati, per variare ancora di più. Una dietista, sui suoi canali social, espone un esempio di rotazione di proteine nel corso della settimana.
Rotazione alimenti all’interno di una dieta: cosa mangiare durante la settimana
L’esempio di menù che la dietista espone è chiaro e semplice. Ad esempio, il lunedì si potrebbero mangiare, per pranzo, del tacchino, e per cena delle uova. Il martedì, invece, si possono consumare salmone, per pranzo, e ceci, per cena. Il mercoledì, primo sale per pranzo e gamberetti per cena. Giovedì edamame e alla sera tartare di carne.
Per quanto riguarda il venerdì, delle buone uova (in questo articolo parliamo di quante se ne possono mangiare durante la settimana), e a cena i piselli. Nel weekend, il sabato, pollo per pranzo e mozzarella per cena. Infine, la domenica, un piatto veg, come polpettine, straccetti o hamburger, e a cena pesce magro. Ovviamente, questo è solo un esempio di menù, che può essere modificato a piacere.
Non si ripete mai, o quasi, un piatto, durante il corso della settimana, e ciò è fondamentale per non abituare il palato sempre agli stessi gusti. Gusti che, alla lunga, potrebbero stancare, addirittura nauseare. La varietà è importante, inoltre, la cucina italiana offre una varietà incredibile, forse unica al mondo, la quale, unita alla genuinità e alla freschezza dei prodotti, ha elevato la dieta mediterranea su ogni altro regime alimentare.
La rotazione aiuta a mantenersi in salute e a combattere le infiammazioni dell’organismo
Inoltre, consumare sempre gli stessi cibi, potrebbe comportare anche alcuni disturbi. Non tutti lo sanno, ma il consumo eccessivo di un determinato alimento potrebbe dare vita a stati infiammatori. Si scatena una sorta di intolleranza, perciò è intelligente escludere a rotazione gli alimenti evidenziati dal Food Inflammation Test.
Anche molti alimenti sani possono scatenare delle infiammazioni. La ripetitività può causare uno stato infiammatorio dell’organismo, che bene non fa alla salute, e può dare disturbi cronici. La dieta della rotazione evita tali problematiche, permette di mangiare tutto, ma in fasi alterne. Il Food Inflammation Test è un test ideato dall’azienda Gek Group e mette in evidenza le infiammazioni che, attualmente, sono responsabili del 60% delle patologie croniche più diffuse, compre malattie autoimmuni.
Il test si basa sul prelievo del sangue dal polpastrello e sull’analisi delle Immunoglobuline G e delle citochine, le quali si innalzano se si assume in modo eccessivo un alimento specifico. Per evitare stati infiammatori, comunque, è sempre bene effettuare una rotazione, seguendo una dieta schematica che facilita anche la scelta dei menù settimanali.