Al mondo ci sono sempre più hikikomori, per quello che è un problema sociale molto grave. Sempre più famiglie ne sono colpite, come aiutarle.
Gli hikikomori sono gli individui che si isolano dal resto del mondo, troncando o non coltivando alcuna relazione sociale se non magari qualche relazione di base, come quella che si potrebbe avere con i propri genitori. Riguarda una problematica che è propria in particolar modo dei più giovani e si tratta si di una scelta molte volte consapevole. Ma in numerose altre circostanze una persona si ritrova ad essere un hikikomori anche perché indirizzato così dalle sue dinamiche sociali e lavorative.
Spendere ogni giorno al lavoro è certamente un grosso ostacolo contro il desiderio e la volontà di coltivare nuove amicizie. E magari anche di trovare un partner. Gli hikikomori (che è un termine giapponese per designare chi sceglie di sua spontanea volontà di stare isolato da tutto e tutti) esistono ovunque nel mondo. Anche in Italia. Per molti psicologi chi si trova a vivere una situazione del genere è un soggetto che ha evidentemente bisogno di aiuto e di supporto. Ma che tutta una serie di motivi non sa di averne bisogno oppure non conosce in che modo agire per venirne fuori.
Nel nostro Paese sembra che ci sia un numero di circa 65mila hikikomori compreso tra gli 11 ed i 19 anni di età. Però esistono persone consapevolmente o forzatamente solitarie anche in età adulta. Ad ogni modo gli esperti in ambito sociologico e psicologico sono del parere che questo numero potrebbe addirittura raddoppiare entro breve. Si tratta soprattutto di individui maschi, anche se le più recenti rilevazioni hanno riscontrato che pure il numero delle femmine è in aumento.
La pandemia ha aggravato questo fenomeno sociale, così come le incertezze in ambito economico, la precarietà che caratterizza i giovani di oggi, le difficoltà nel trovare un lavoro stabile, la certezza che da anziani gli stessi probabilmente non potranno godere di una pensione e tanto altro. Anche l’instabilità politica mondiale ha il suo grosso peso, con le guerre e le divisioni delle quali si sente tanto parlare ogni giorno nei notiziari che contribuiscono a diffondere paure e fobie, fino anche al desiderio di volersi isolare ed esprimere la cosiddetta fobia sociale.
E pure l’odioso fenomeno del bullismo e quello dell’incomunicabilità con le proprie famiglie ci mettono del loro nel creare dei nuovi hikikomori. Per contrastare questa piaga diversi enti e soggetti ufficiali hanno ideato un apposito videogioco dal titolo HIKI: An Exit-Sential Adventure ed i cui autori sono i vari IamHeroes, Stranogene, Giffoni Innovation Hub e l’Associazione Hikikomori Italia. Lo scopo è quello di guidare il proprio personaggio in uno scenario urbano, per potere ricongiungersi con i suoi parenti che sono scomparsi.
Il tutto attraverso il trattamento di tematiche molto delicate ed attuali, cosa che tra l’altro i videogiochi già hanno la tendenza a fare già da molti anni. Per quello che è un medium maturo, ormai rivolto in particolar modo agli adulti e che sa fare riflettere, emozionare e commuovere con tante sue opere. Per avvicinarsi ai ragazzi ed a coloro che si avvicinano all’età adulta non c’è niente di meglio di un videogioco.
E HIKI: An Exit-Sential Adventure è molto profondo e sa come toccare le corde giuste. Questo videogame sarà disponibile per pc su Steam oltre che sui dispositivi iOS ed Android a partire dall’autunno 2023 e sarà del tutto gratuito. Se conoscete qualche hikikomori cercate di avvicinarlo proponendogli questo videogioco. Gli farete senz’altro del bene.