Come è possibile realizzare dei vini artici e come fanno alcuni specialisti ad impiantare delle viti al Polo Nord. Inoltre, di che sanno questi prodotti?
Vini artici, c’è chi ha pensato a come coltivare dei vigneti in zone del mondo che sono caratterizzare da un freddo glaciale. Anche dove le temperature restano spesso prossime allo zero se non al di sotto di tale valore sarà possibile coltivare l’uva per fare in modo di poterci ricavare una rinomata bevanda. Questa introduzione riguarda i Paesi scandinavi, quindi la Svezia, la Finlandia e la Norvegia, e perché no, anche la Danimarca e le tre Repubbliche Baltiche (Estonia, Lettonia e Lituania).
Tutto parte proprio dalla Svezia, dove sta iniziando in realtà a fare caldo per alcuni periodi dell’anno. Colpa del cambiamento climatico, che ha spostato le stagioni e ha causato anche un innalzamento della temperatura media in tutto il mondo. Ne conseguono molti eventi disastrosi, come ad esempio lo scioglimento dei ghiacci ed il verificarsi di violenti fenomeni meteorologici. Ma esistono anche dei risvolti tali da potere dare adito a delle nuove e potenziali opportunità.
Vini artici, come li fanno
Siccome ci sono delle estati più gradevoli da quelle parti, ed anche parte dell’autunno, ora ci sono le condizioni per tentare di produrre dei vini artici. Sicuramente molto di più rispetto agli scorsi decenni. Ci sono delle viti allestite non molto distante dal Circolo Polare Artico. Ed anche in altri Paesi che non si trovano nell’area del Polo Nord ma che sono comunque contraddistinti da inverni molto rigidi, come quelli costituenti la Gran Bretagna, la superficie occupata dai vitigni è raddoppiata nel corso degli ultimi anni. Cosa che potrà inserire suddetti Paesi nel mercato di settore.
Contestualmente le aree tradizionali di produzione del vino stanno subendo dei danni non da poco, sempre per questo cambiamento di clima. L’Italia ad esempio ha perso il primato per quanto riguarda la produzione mondiale di vini, con un calo da 50milioni di tonnellate di litri di vini a 43 mln di tonnellate. Al primo posto c’è ora la Francia a 44 mln. E questa è notizia di qualche giorno fa. Ma che sapore avranno questi vini artici?
Alcuni esempi di vini dalla Scandinavia
Grazie ad un aumento medio di 2° registrano in Scandinavia nel corso degli ultimi trent’anni sarà possibile darsi alla produzione di vini. Ci sono diverse varietà di vini, ed i locali preferiscono quelli che lasciano un retrogusto dolce. C’è anche una varietà di vin brulé svedese denominata Glögg. E poi un’altra varietà di Chardonnay molto apprezzata da chi l’ha assaggiata. Siamo sicuri che sicuramente troverete quello che vi piacerà. Mentre una cosa da evitare è mettere del ghiaccio nel vino, anche se si tratta di uno di quelli realizzati intorno al Polo Nord. Inoltre il vino non può essere bevuto alla leggera, specialmente per le donne incinte o per chi si trova in delle situazioni di salute particolari.