La sensibilità porta dietro di sé il tratto caratteristico della personalità dell’empatia, ma anch’essa è suddivisa in varie tipologie.
Essere troppo sensibili, ormai, non è più un difetto. Al contrario essere empatici può arricchire le relazioni di chi vi sta attorno e comprenderle. Secondo le ultime ricerche, inoltre, le persone sensibili sono circa un terzo della popolazione totale, ma anch’esse sono caratterizzate da parecchie sfaccettature: dal modo di socializzare all’interazione con il mondo.
Quando si persa ad una persona empatica, solitamente la si crede anche introversa. Tuttavia, questa credenza è del tutto falsa, poiché esistono persone sensibili che sono anche molto estroverse. Infine, esiste un’altra categoria: empatici ambiversi, i quali hanno sia caratteristiche di quelli introversi che di quelli estroversi. Scoperta la categoria di appartenenza, si riesce a comprendere e migliorare il proprio stile di comunicazione.
Comunicare è da tempi immemori essenziale per l’uomo. Ma non una semplice comunicazione, comprendere e capire chi sta difronte è una capacità di cui non tutti possono vantare. Gli empatici, sicuramente, hanno questa qualità ma non tutti sono timidi ed introversi come si crede. Ogni carattere va approcciato in modo diverso.
L’empatico introverso non tollera la socializzazione, perciò tendono ad essere più silenziosi e riservati durante qualsiasi tipo di incontro. Inoltre, se non si sentono a proprio agio in quella situazione, desiderano andarsene il prima possibile. Amano stare con la propria cerchia di amici ristretta, ma tendono a rimanere lontani da luoghi affollati e rumorosi dove la loro sensibilità potrebbe essere troppo percepita. Nonostante provino questi sentimenti e non amino stare troppo in contatto con il mondo esterno, spesso sono troppo accomodanti e tendono a dire sì, anche quando vorrebbero tanto dire di no.
Gli empatici estroversi, al contrario, amano parlare ed interagire con il prossimo e nelle situazioni sociali, possono diventare addirittura l’anima della festa. Troppi stimoli, tuttavia, li spinge a non rimanere in equilibrio quando ritornano ad un ambiente meno stimolante. Per loro è importante essere consapevoli del loro carattere per praticare un lavoro interiore e rimanere equilibrati.
Infine, esiste la via di mezzo, costituita dall’empatico ambiverso. Questo carattere può incarnare le qualità degli introversi e degli estroversi, quindi, gli stili relazionali, i livelli di energia e l’umore. Gli ambiversi sono considerati buoni ascoltatori nonostante, a volte, amino interazioni sociali stimolanti.