Troppe morti improvvise nella fascia 0-17 anni: riunito un comitato di esperti

La fascia d’età compresa tra 0 e 17 è caratterizzata a sempre più morti improvvise: per far fronte al problema si riunisce il comitato.

Sono sempre di più le morti improvvise che colpiscono i giovani e la situazione, oramai, sta diventando preoccupante. Per morti improvvise, si fa riferimento anche a quelle causate da cardiopatie e l’obiettivo del Comitato riunitosi di recente, è quello di acquisire il maggior numero di informazioni e dati sulle problematiche sanitarie legate a questo fatto.

problema morte bambini e ragazzi
Bambino (Canva – Inran.it)

Bambini e adolescenti sono sempre più a rischio e a dirlo sono i dati recenti e preoccupanti. I dati raccolti, inoltre, dal 2015 al 2020 soprattutto, sono carenti i informazioni su queste morti improvvise e da quali patologie cardiologiche sono stati colpiti i pazienti. Il problema maggiore, fa riferimento ai dati della regione Abruzzo.

Morti improvvise tra o e 17 anni: la prevenzione è essenziale

Cercando di acquisire sempre più dati è possibile elaborare un piano di prevenzione in grado di aiutare bambini e ragazzi. Questo è il Tavolo di confronto a cui mirano l’assessore regionale alla Sanità, Nicoletta Veri, il direttore del Dipartimento della Salute regionale, Claudio D’Amario, il presidente Commissione Sanità, Leonardo D’Addazio, il responsabile Uoc e direttore amministrativo del presidio ospedaliero di Pescara, Francesca Rancitelli, il consigliere regionale, Marco Cipoletti e il presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione, Maria Franca D’Agostino.

Bambino malato
Bambino malato (Canva – Inran.it)

Esaminando le morti improvvise, si riesce ad arrivare alla radice del problema. Difatti sono emerse diverse criticità sulle quali bisogna lavorare fin dalla prima infanzia: diabete, assunzione di alcol e sostanze stupefacenti, anoressia e altri disturbi alimentari. L’iniziativa presentata, mira per l’appunto a trovare soluzioni preventive di morte giovanile attraverso il monitoraggio attivo e di screening cardiologici alla popolazione pediatrica.

depressione giovanile
Bambina depressa (Canva – Inran.it)

Cercando di capire perché morti infantili e giovanili sono sempre più frequenti si può provare ad estirpare questo problema. Sfortunatamente, un fenomeno sociale in espansione che non riguarda solo la regione Abruzzo, a che vedere con l’aumento delle fragilità psicologiche: ansia, abuso di droghe e alcol, dipendenza da social e disturbi alimentari. In questo caso, anche l’attenzione dei genitori e degli insegnanti risulta un tassello fondamentale oltre ai controlli medici. Un’attenzione particolare può aiutare ragazzi e bambini a vivere in modo più sereno.

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