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Alessandro Baricco e il trapianto di midollo osseo: la sua lotta contro la leucemia

Pubblicato da
Salvatore Lavino

Lo scrittore Alessandro Baricco e la leucemia, da tanti mesi va avanti questa battaglia. Come sta lui e che operazione chirurgica fondamentale ha subito.

Alessandro Baricco ha la leucemia mielomonocitica cronica, malattia che già in passato lo ha portato ad affrontare un delicato intervento chirurgico. Il celebre scrittore e drammaturgo di Torino, 64 anni, è reduce da quasi un mese e mezzo di degenza che lui stesso ha voluto svelare attraverso i propri profili social. Ma le parole scelte per dare comunicazione del tutto sono parse leggere e rappresentative del suo stile. C’è grande fiducia nel fatto che lui possa riuscire a superare tutto questo, al punto che ha dato appuntamento ai suoi ammiratori per un appuntamento importante verso la fine di ottobre.

Alessandro Baricco in un video social (Foto screenshot Instagram – Inran.it)

Ed Alessandro Baricco sulla sua malattia ha scelto di fare ironia, bacchettando sé stesso per come ha utilizzato i social. Che a suo dire dovrebbero conosce un impiego virtuoso, cosa che però purtroppo è impossibile. Ad ogni modo la penna piemontese si è scusata con i fan per la sua assenza prolungata ma il tutto è avvenuto per cause di forza maggiore. L’intervento che lo ha coinvolto per un nuovo trapianto di midollo ha avuto luogo all’Ospedale San Raffaele di Milano. E dopo più di cinque settimane Baricco è stato finalmente dimesso.

Alessandro Baricco e la malattia, il trapianto è stato decisivo

Un trapianto di midollo osseo in corso (Foto Canva – Inran.it)

La leucemia vede più di un percorso da seguire per potere giungere alla guarigione. Molto dipende anche dalla tipologia del male che si sta trattando. Nel caso di Alessandro Baricco la leucemia che lo ha colpito per la seconda volta ha richiesto proprio il trapianto di midollo osseo. Il funzionamento prevede il prelievo delle cellule dall’organo ematopoietico mediante agoaspirato. In precedenza bisogna seguire una terapia terapia citostatica a dosi massicce, per impedire che il tumore si espanda.

Inoltre c’è anche un’altra funzione importante legata a questo aspetto, e cioè che bisogna creare una insufficienza del midollo, chiamata in gergo medico “aplasia”. Poi si procede con la iniezione di cellule staminali per ricreare lo stesso midollo. Avviene il trasferimento delle cellule sane – che precedentemente sono state raccolte e conservate a temperatura inferiore allo zero in congelatore – tramite apposite iniezioni endovenose. Le stesse quindi raggiungono il midollo osseo nuovo ed in un periodo compreso tra le due e le quattro settimane riescono a ridare vigore allo stesso.

Gli altri aspetti che fanno la differenza

Un trapianto di midollo in corso (Foto Canva – Inran.it)

Ma tutto questo non è possibile se anche il paziente e chi lo circonda non ci mettono del loro. Non bisogna lasciarsi andare ma serve lottare, avere ottimismo e continuare a fare le cose che più piacciono o che vengono fatte quotidianamente. Ed molto importante non isolarsi da parte del malato. Così come è fondamentale offrire un dialogo positivo da parte di amici e parenti. Tornando a Baricco, il suo precedente incontro con la leucemia avvenne a gennaio 2022, quando ci fu il primo intervento chirurgico.

Salvatore Lavino

Classe 1985, giornalista pubblicista con una più che decennale esperienza nel settore e con migliaia di articoli prodotti in merito ai temi più disparati. Attualmente impegnato con diverse collaborazioni che trattano di vari argomenti, tra ecologia, cucina, sport, attualità, benessere e molto altro.